LO 'STRANO DERBY' Orvietana-Federico Mosconi: incroci pericolosi...
Roberto Pace
ORVIETO – Ed ora, anche Orvieto ha il suo derby calcistico. Che, non andrà in scena su un tappeto verde, ma fra le segreterie e gli staff tecnici dell’Orvietana e del Federico Mosconi. In seno a questo è stata completamente ristrutturata la sezione scuola calcio, autonoma rispetto alla prima squadra, con un consiglio direttivo e il suo presidente.
Individuabile in Marilena Calderini, consorte di Carlo Pelucchi, attuale allenatore a Sferracavallo e, in passato, gloria dell’Orvietana. Senza dimenticare che, la nuova numero uno, è figlia di un ex dirigente del club biancorosso e sorella di Andrea, già calciatore discreto.
Una New entry non del tutto casuale, sostenuta da sana passione. Accanto a lei siede Giuliano Cioci, con l’incarico di vice, Andrea Montenero è il direttore tecnico, Sandro Tonelli il responsabile tecnico, Quinto Polegri svolge la mansione di segretario, Leonardo Leonardi si occupa di marketing e comunicazione. Completano la mappa quattro istruttori tecnici, tutti con laurea in scienze motorie, già definiti dalla direzione tecnica “i migliori in circolazione sul territorio”. La nuova creatura, per sfondare, conta sulla professionalità e sul metodo di allenamento. Che è quello con copyright Arsenal, i famosi cannonieri, meglio conosciuti come Gunners, gloria del calcio d’oltremanica. Pare che la licenza contempli degli obblighi comportamentali, quali garanzie della serietà dell’operazione. Gli iscritti, ragazzi dai 6 ai 12 anni, avranno sulle maglie il logo col drago, simbolo della società londinese.
L’Orvietana, trovandosi, per la prima volta, esposta al confronto, al suono delle trombe risponde con le campane. Ecco, allora, il Coerver Coaching, metodologia didattica di insegnamento del gioco del calcio attraverso lo sviluppo delle capacità coordinative, nata in Olanda negli anni ’80, e divenuto uno dei più rispettabili programmi di insegnamento a livello europeo. Tra gli obiettivi, sviluppo e consolidamento delle capacità coordinative di base con e senza palla, miglioramento del bilanciamento e della flessibilità articolare, sistemi di allenamento fantasioso e divertente e molto altro, con programmi calibrati per i singoli livelli delle giovani promesse.
Tutte e due le società sono già impegnate in un’intensa campagna promozionale. Logico il rischio di qualche incrocio pericoloso. Questo ha già portato a una riunione paritetica di una sorta di comitato “ordine e sicurezza”. Dettate le regole del gioco e tregua (armata?) in atto.
Partorite entrambe, nel nord dell’Europa, le due tecniche, per essere interpretate al meglio, reclamano anche una discreta conoscenza dell’inglese.
Di qui, la trovata che fa onore al Federico Mosconi, con un’ora settimanale d’insegnamento della lingua d’Inghilterra, aperta a tutti i praticanti.
Semaforo verde il prossimo 5 settembre, quando, alle ore 11, avverrà la presentazione ufficiale della Scuola Calcio Federico Mosconi. La location è impegnativa, trattandosi della Sala dei 400, al Pala congressi. Gli organizzatori si dichiarano certi di riempirla. Nel pomeriggio e la domenica si terranno delle dimostrazioni pratiche allo stadio Muzi e in altro impianto.
Il lunedì parte la controffensiva dell’Orvietana, con tre giorni di stage aperti allo stadio Muzi, zeppi d’iniziative, tutte interessanti, che serviranno ai ragazzi per farsi un’idea più precisa su ciò che sarà loro proposto nel corso della stagione.
Più approfondita che mai l’attenzione dedicata ai kit, con la curiosità, un po’ pettegola, di conoscerne presto il gradimento
Chiaramente, come ogni bel gioco, anche la Scuola Calcio ha un prezzo: auspicabile che il nuovo sistema concorrenziale assolva il ruolo di calmiere.