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MONACHINO A STUDIO 90 LUNEDI "Vi svelo i segreti degli infortuni!"

Stefano Bagliani
Nella puntata di lunedì la trasmissione Studio 90° lunedì ha firmato un colpo davvero pesante, ospitando infatti Pietro Monachino (nella foto insieme a Fabio Meattelli e Marina Tomassoni), specializzato in Ortopedia e traumatologia dello sport, in Medicina dello Sport, in Chirurgia della Spalla e del Gomito.

Parliamo di un luminare quindi che però si è sottoposto volentieri al 'fuoco di fila' con il quale Fabio Meattelli, Giacomo Bevilacqua ed il sottoscritto l'abbiamo 'bombardato'.

Cosa incide in maniera preponderante nelle lesioni dei calciatori?
"La lesione più frequente è quella del crociato anteriore ed incidono vari aspetti. Nell'ultimo periodo l'intensità e la quantità di partite gioca un ruolo importantissimo. Noi cerchiamo di fare molta prevenzione e qui entrano in gioco tanti aspetti: allenamento, alimentazione, riposo, preparazione, i richiami. Purtroppo questo non basta per evitare le lesioni. I campi poi sono cambiati, l'avvento del sintetico ha favorito questo tipo di traumatologia."

Quanto è importante la riabilitazione ed affidarsi dunque ad un centro professionale?
"Fondamentale un aspetto: il chirurgo ha il compito di prenderlo dall'infortunio e riportarlo in campo. Ecco perchè è fondamentale la presenza di una equipe, che lavori in maniera correlata ed armonica. Il percorso riabilitativo è fondamentale per evitare ricadute e recidive."

Tempi di recupero: le notizie sui vari "tra 4 mesi in campo" sono una situazione di facciata oppure...
"Negli ultimi anni la pressione che abbiamo avuto a livello mediatico ha un po' forzato i normali tempi di recupero. Sono da valutare comunque caso per caso e non correre dietro il tempo."

C'è pressione da parte della società sui tempi?
"L'importante è relazionarsi con il responsabile medico della società. Quando c'è unità d'intenti c'è di conseguenza anche l'intelligenza di rispettare i ruoli e anche le società si adeguano senza nessun tipo di problema. Tutti lavoriamo affinchè il calciatore torni al più presto in campo, ma soprattutto che ci torni nel modo giusto".

C'è da parte vostra maggiore apprensione nel trattare un calciatore di un certo livello piuttosto che altre persone?
"C'è indubbiamente una pressione diversa, però il chirurgo intelligente deve comunque riuscire a gestire queste situazioni e dunque fare in modo che non ci siano pressioni."

Noi trattiamo soprattutto dilettanti, può dare qualche consiglio per evitare traumi importanti?
"Nello sport è importante non improvvisare e questa è la causa maggiore. Con la persona che fa sport a livello amatoriale puntiamo molto sulla prevenzione, preparazione, allenamento, quadro cardiologico ed ortopedico ma è fondamentale non improvvisare!"

Spesso si sente dire che per far giocare un calciatore si fa una puntura di cortisone e via: è una buona usanza oppure...
"La verità è sempre il rispetto dell'atleta. Se ci troviamo di fronte a situazioni dove il tempo gioca un ruolo fondamentale un certo tipo di trattamento, un'infiltrazione si può fare. Fondamentale comunque è il rispetto dell'atleta per l'oggi, ma soprattutto per il domani."

Il sintetico invece: quanto c'è di vero che per i tendini, la muscolatura e le articolazioni è un nemico?
"Non è leggenda metropolitana. Ha caratteristiche meccaniche completamente diverse da quello in erba naturale, può favorire il sovraccarico funzionale delle strutture muscolo tendinee e può favorire per alcuni aspetti l'infortunio in conseguenza della variabilità di temperatura, di gestione del campo, l'umidità: questi sono tutti fattori che possono portare a lesioni del ginocchio."

Quanto è importante invece la postura, soprattutto a livello di calcio giovanile?
"E' fondamentale. Negli ultimi anni l'aumento degli infortuni in ambito giovanile è stato favorito da un sovraccarico sport specifico, ma anche da poca attenzione e preparazione sulla gestualità di base. Credo che sia fondamentale prima preparare l'atleta e poi il giocatore: dare al giovane atleta la giusta importanza alla preparazione atletica proprio per evitare l'infortunio. Si da invece precedenza alla fisioterapia ed ai farmaci: meglio il giusto allenamento".

Uno degli infortuni più gravi che possiamo ricordare è stato quello di Franco Vannini, che dovette rinunciare a proseguire la carriera: possono ancora accadere infortuni del genere?
"La medicina dello sport e la traumatologia hanno compiuto passi da gigante, l'auspicio è che non accada nulla. Però in medicina nulla è scontato e certe cose purtroppo possono succedere".

 

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  Scritto da Stefano Bagliani il 26/04/2017
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