PROMOZIONE ATL. CAMPITELLO Laureti: "Sono certo, diremo la nostra!"
di Emanuele Lombardini
TERNI - "Dove eravamo rimasti?". Pensi a Marco Laureti (nella foto) che torna sulla panchina dell'Atletico Campitello e la frase che viene in mente è quella che pronunciò il compianto Enzo Tortora quando riprese la sua storica trasmissione 'Portobello' dopo le note vicissitudini.
Perchè per il giovane tecnico ternano è sì la prima volta alla guida di una formazione senior, ma in fondo è un ripartire da dove era rimasto quel luglio di tre anni fa:
"Avevo fatto tutto - dice - contattato i giocatori, costruito la squadra, eravamo pronti a cominciare. Poi ricevetti la chiamata de L'Aquila che voleva affidarmi la Berretti e così il Campitello, correttamente, mi liberò per darmi quella possibilità. Ho vissuto una stagione bellissima, portando la squadra ad un punto dai playoff, ho fatto dell'allenare un lavoro, con uno stipendio vero. Poi però la squadra è retrocessa nei dilettanti e loro non potevano più permettersi un tecnico da fuori, non avendo più quel tipo di squadra".
E dunque, torna a casa, prendendo il posto di colui che lo sostituì proprio allora, Luciano Proietti:
"Ritrovo un ambiente che conosco, divenuto ancora più forte dopo la fusione, che ha portato non solo forze economiche, ma anche altre persone valide, su tutte Alessandro Cavalli. Ci sono i presupposti per fare bene e ce la metteremo tutta. Poi ovviamente, il campo dirà cosa serve fare in più, se servirà".
Squadra giovanissima anafraficamente, ma con tanti ragazzi che hanno già esperienza di campionati dilettanti:
"L'età anagrafica non è un problema, anche se è chiaro che qualche elemento di esperienza serve sempre. Sono dell'idea che i risultati si ottengono in due modi: o con i giocatori, o con il lavoro. Ho chiesto gente che fosse disponibile ad allenarsi quattro volte, molti di questi li conosco, in primis Annesanti che era con me anche a L'Aquila. Altri ne arriveranno. Ho tutti giocatori dei quali mi fido, questo è importante. Vedrete, che alla fine questa squadra potrà dire la sua".