PONTEVECCHIO, MONSIGNORI "Siamo 'malati', per questo andiamo avanti"
Tre colpi: Silvestri, Ciani e Casciola
Emanuele Lombardini
PONTE SAN GIOVANNI - La Pontevecchio è pronta a ripartire. Assorbito il 'colpo' della retrocessione e del riadattamento al torneo cadetto regionale, i rossoverdi prendono lo slancio per una stagione che potrebbe rilanciarne le quotazioni. In panchina Moreno Giacchetti, al timone come sempre - e chi altri! - Gianni Monsignori (nella foto).
L'anno scorso la squadra è stata protagonista di una grande rimonta...
"Eravamo partiti male, troppo male. Poi però abbiamo corretto la rotta e alla fine potevamo anche aspirare ad un posto nei playoff e credo lo avremmo meritato. Molte cose le salviamo. Ripartiamo da quelle".
E da un tecnico esperto come Moreno Giacchetti...
"Penso, anzi sono certo sia la scelta giusta. E' un allenatore di grande esperienza, ma che sa lavorare benissimo anche con i giovani. Abita vicino, a San Sisto, quindi penso che con lui si possano impostare le cose per bene".
Con Giacchetti in panchina, l'obiettivo non può essere che vincere...
"Il mio obiettivo è sempre quello di iscrivere ogni anno la squadra al campionato. Vincere è bello e fa sempre piacere, ma non è facile, anche perchè le risorse sono sempre meno. Ho investito tanto in questa squadra, continuo a farlo per la mia passione ma allestire una squadra di livello costa. Però credo che lavorando bene sui giovani, come facciamo noi, alla fine i risultati arrivano".
A Ponte San Giovanni si sfornano talenti ma anche allenatori, come Del Bene, ora al Ventinella...
"Mi chiedevo come mai uno come lui, bravo e serio, con tre finali playoff, non avesse mai ricevuto chiamate importanti e così quando l'anno scorso c'è stata la possibilità di averlo con noi non ci ho pensato due volte. Abbiamo fatto una stagione in rimonta, ma in fondo non abbiamo centrato i playoff: sono contentissimo per lui che abbia avuto questa occasione, è un ottimo tecnico e un bravo ragazzo, farà bene".
La piazza di Ponte San Giovanni è tornata ad interessarsi della squadra?
"Di gente alla partita ce n'è sempre meno: 40-50 persone massimo. Ecco, allora, che certo non si può fare di conto su questo. Non so perchè il calcio dilettantistico non interessa più; siamo rimasti noi 'malati' di questo sport ad investire, a mandare avanti le squadre con la passione che abbiamo dentro, per il calcio e io in particolare per questi colori. Ma come ho detto, diventa sempre più difficile".
Che novità ci sono sul fronte del mercato?
"Ufficializziamo tre arrivi: il ritorno da Gualdo di Giangiacomo Silvestri, l'arrivo del centrocampista ex San Sisto Ciani e del difensore Casciola, quest'anno alla Nuova Gualdo Bastardo. Sono partiti Corbucci, verso Piccione dove a breve andrà anche il 99 Poggianti, Luigi Silvestri che dovrebbe andare alla Castiglionese Macchie e Morbidini che ha diverse richieste".
Che campionato vi attendete?
"Non lo so, spero di finire nel girone A, che è il nostro girone naturale per via della collocazione geogrrafica. Il resto lo dirà il campo".