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FINAURO SI RACCONTA "De Nigris mi diceva che dovevo allenare: eccomi!"

Stefano Bagliani
Una bella carriera da calciatore e ora quella da allenatore, cominciata in maniera scoppiettante al fianco del compianto De Nigris e che sta proseguendo ora con i giovani del Bastia. Parliamo di Cristian Finauro (nella foto), habituee del campi di calcio di alto livello quando da calciatore faceva la differenza.

"E' vero - conferma Cristian Finauro - ho iniziato proprio facendo il suo secondo, poi feci il primo per qualche mese e gli promisi che quando sarebbe tornato saremmo stati primi: ci riuscimmo! De Nigris mi disse che dovevo fare l'allenatore perchè mi veniva bene: sto seguendo il suo consiglio!"

E ora ti destreggi nel settore giovanile del Bastia.
"Si sono ormai cinque anni che alleno qui - sottolinea Finauro - e quest'anno mi hanno anche affidato la squadra degli Allievi A1 e sono davvero molto contento. Dopo l'esperienza all'Angelana mi voleva il Perugia ma nel frattempo cambiarono le cose e così mi trovai ad allenatore i 2000 del Bastia. Nel messo c'è stata anche la possibilità di andare all'Empoli, ma purtroppo situazioni lavorative me l'hanno preclusa. Però a Bastia sto bene, anzi benissimo, intendiamoci, si lavora con grande soddisfazione e il rinnovo del mandato da parte della Scuola calcio della Juventus, conferma che stiamo lavorando tutti molto bene".

Come eri in campo, raccontaci...
"Ero un po' il classico allenatore in campo - evidenzia Finauro -, come ruolo invece ero un autentico jolly, nel senso che ne ho fatti tantissimi di ruoli, una volta ho fatto anche il portiere, l'unico ruolo che non potevo fare era il centravanti".

Una bella carriera cominciata davvero all'oratorio!
"Si è vero - conferma - sono cresciuto con il grande don Marzio e la sua Vis Foligno, un vero club parrocchiale. Avevo 16-17 anni e facevo parte dell'allora Under 21, giocavamo contro squadre più grandi, il mister era Andrea Capodicasa con il quale lavoro ancora adesso ed alla grande, persona eccezionale. Dopo quella esperienza mi volle Castignani a Cannara, un grande in tutti i sensi. Mi diede una grande oppoirtunità facendomi esordire a 16 anni e 4 mesi: quell'anno giocai 25 gare e feci pure 4 gol!"

Quali sono le annate che ricordi maggiormente?
"Quelle delle vittorie, come ad esempio quella del 97-98 a Gubbio quando vincemmo l'Interregionale, dominando la stagione, e poi quella del 2006-2007 con il Gualdo che ripartita dalla Promozione: vincemmo alla grande, collezionando tanti record. E poi ovviamente il successo con la Rappresentativa Umbria nel 96-97."

Qualche rammarico?
"Purtroppo si - sottolinea Cristian - ebbi un incidente stradale a Gubbio e purtroppo mi pregiudicò di fare la serie B, avevo in quel periodo la possibilità di essere chiamato nella nazionale di serie C nel 1998, purtroppo saltò..."

Ora alleni i giovani: che consiglio dai loro per ambire ad una carriera calcistica?
"Secondo il mio punto di vista qualunque persona può arrivarci a fare una bella carriera - dice convinto Finauro - ma in questo momento c'è meno fame che una volta".

Quali sono invece le ambizioni di Cristian Finauro?
"Beh magari riprovare presto con una prima squadra o magari lavorare per una società professionistica. Per adesso sto benissimo al Bastia, società seria con la quale si lavora davvero molto bene. A chiudere - se me lo consenti - vorrei riservare un pensiero all'architetto Fabio Rossi che ci ha lasciato in questi giorni. Ho allenato anche suo figlio Alessandro, lo conoscevo bene, una grandissima persona!"

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  Scritto da Stefano Bagliani il 16/07/2017
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