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IL MONITO DI TRAINI: "Genitori, solo pochi ragazzi saranno campioni"

Emanuele Lombardini

TERNI - Ormai da anni è uno dei maggiori 'formatori' di calcio giovanile dopo essere stato una colonna della Ternana di Viciani in serie A e aver allenato per tanto tempo squadre senior nei dilettanti. Nicola Traini (nella foto fornitaci dallo stesso Traini), oggi tecnico degli Allievi Regionali dell'Olympia Thryus e in passato per 11 anni nel settore giovanile rossoverde, è uno che la sa lunga. L'occasione è buona per fare il punto sul movimento dei dilettanti umbro.

E'un movimento in salute?

"Insomma. Girano molti meno soldi di prima, sia nelle società che anche in chi sponsorizza e questo si riflette su tutto il resto. Inoltre a volte sembra che i ragazzi vengano al campo, ad allenarsi 'per fare un piacere'. A volte mi sembra che manchi quella passione che dovrebbe animare il calcio.

Lei è stato protagonista l'anno scorso di uno spiacevole episodio mentre allenava...

"Mi si avvicinò un genitore un po' caldo, minacciandomi e chiedendomi conto del perchè non avessi fatto giocare il figlio. La partita è stata sospesa, lui ha preso un daspo ma credo che al di là del singolo episodio, questo sia solo la punta dell'iceberg".

In che senso?

"Nel senso che bisogna che i genitori si rendano conto che non tutti i ragazzi che vengono al campo possono diventare campioni. Tutti possono giocare, se lo fanno con spirito di aggregazione e per lo stare insieme, ma portare il proprio figlio in una squadra non deve essere uno sfogo per le aspirazioni mancate dei genitori. Prima di ogni stagione faccio una riunione coi genitori proprio per dire che se lo mettano bene in testa".

Però per esempio, in Prima squadra, c'è la regola dei fuoriquota, da far giocare per regolamento...

"Infatti a me non piace. Ma per fortuna, all'Olympia Thryrus i giovani ce li costruiamo in casa, nel nostro settore giovanile, senza doverli andare a prendere in giro. E ogni anno, ne lanciamo almeno 4-5 e spesso ne abbiamo in campo molti di più. Questa è una cosa della quale andiamo orgogliosi".

Dove può arrivare la prima squadra?

"Secondo me siamo abbastanza competitivi. Sono arrivati diversi giocatori che conosco bene per averli avuti nella Berretti della Ternana e altri di livello. Faremo bene".

Vince il Foligno?

"Per blasone, senz'altro. Ma i campionati non si vincono col blasone, bensì sul campo. Ho visto molte squadre favorite fallire l'obiettivo". 

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  Scritto da Emanuele Lombardini il 26/07/2017
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