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MDL SAN SECONDO Bianchini: "Giocare al Bernicchi ci responsabilizza"

Emanuele Lombardini

CITTA' DI CASTELLO - A fari spenti, ma non per questo con meno ambizioni. Il Madonna del Latte San Secondo sta per cominciare una stagione che potrebbe essere quella del definitivo salto di qualità (e non solo). Perchè l'operazione messa a punto col Città di Castello, alla quale si è unito anche il Cerbara, sta dando vita ad una realtà importante sul territorio.

Il direttore sportivo Claudio Bianchini traccia un primo bilancio: partite con quali obiettivi?

"Senz'altro quelli di fare bene, meglio dell'anno scorso. La passata stagione per noi è stata di adattamento perchè venivamo dalla fusione col San Secondo, dalla categoria inferiore, quindi si è trattato anche un po' di riprendere le misure al campionato. Adesso ripartiamo, senz'altro con grande slancio e con una rosa rinnovata, rinforzata e con molti giovani di talento, guidata da un tecnico che conosce bene la realtà come Francesco Signorelli".

In società sono entrati nomi di spicco dell'ex Città di Castello come Caldei e Ponti...

"Per noi saranno un valore aggiunto perchè  portano prima di tutto la loro esperienza trentennale nel calcio dilettantistico e poi perchè vanno ad arricchire una società che ha già dei grandi punti di riferimento nel presidente Mirko Pescari e nel presidente onorario Aldo Spapperi".

Società ambiziosa, campo importante, quello del Bernicchi...

"Questo ci responsabilizza tantissimo, perchè avremo sicuramente gli occhi della città addosso, giocando al Comunale. Credo che questo sia il fiore all'occhiello di un progetto più ampio che prevede anche l'impianto di San Secondo, due campi entrambi illuminati, dove la prima squadra continuerà ad allenarsi e la gestione dell'impianto Belvedere, dove giocherà la Juniores. Credo che più di così non si possa volere".

A proposito di Juniores, il settore giovanile è uno dei punti chiave...

"Necessariamente. E il nostro progetto con Città di Castello e Cerbara passa anche da qui, dalla valorizzazione dei talenti di casa".

Venite da una fusione, ora questa collaborazione. Il futuro è unire le forze?

"Credo che i tempi lo dicano chiaramente. Oggi se si vuole continuare a fare calcio dilettantistico occore mettere insieme i progetti comuni, trovare le persone che ci credano e credano nel lavoro sul settore giovanile. E piano piano costruire qualcosa di importante".

Chi vince il campionato?

"Dico che sarà una lotta a cinque: Pontevecchio, Gualdo Casacastalda, Ellera, Agello e Casa del Diavolo"

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  Scritto da Emanuele Lombardini il 04/08/2017
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