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FIORUCCI SHOW: "IL MIO TRESTINA? GRANDE QUANDO SARA' INCUDINE"

Emanuele Lombardini

CITTA' DI CASTELLO - Il 'Tamba' è sempre lui. Passano gli anni ma Silvano Fiorucci (nella foto) non si smentisce. Da esperto tecnico qual è dispensa perle di calcio, che mette al servizio delle tante formazioni sulle cui panchine si è seduto in trent'anni di carriera. A Trestina, dove è arrivato al Capezzale di una squadra in grossa difficoltà, è partito con tre punti pesanti. Ma come sempre, non è contento:

"Potevamo fare ancora meglio, abbiamo avuto un momento di black out, forse dovuto al fatto che la squadra doveva ancora assimilare i miei schemi, sicuramente anche il giocare di sera non ci ha aiutato. Poi sul 2-2 la squadra ha avuto un sussulto ed è andata bene. Morale e tre punti, va benissimo. Anche perchè appunto, il morale sale con le vittorie".

Come ha trovato il Trestina al suo arrivo?

"Non posso dire di sapere bene come sta questa squadra, perchè sono arrivato da una settimana ed è vero che conoscevo quasi tutti i giocatori, ma un conto è allenarli e un conto è vederli dagli spalti: in campo hai un punto di vista che fuori non hai, solo standoci a contatto puoi capire cosa serve. E io ho visto che questa squadra in casa ha le doti per giocarsela alla pari con tutte, mentre fuori casa sin qui ha fatto molta fatica.Forse la chiave sta qui, vedremo".

Si spieghi meglio...

"Nel calcio le squadre possono essere martello o possono essere incudine. Puoi spingere sul gas per tutta la partita, ma è inevitabile che nell'arco della gara ci siano 10 minuti in cui la squadra si spegne, o nei quali gli avversari riprendono campo. Ecco, le grandi squadre sono quelle che sanno essere anche incudine, cioè sanno limitare i danni quando sono in difficoltà. Noi dobbiamo diventarlo".

Salvezza comunque alla portata di questa squadra...

"Assolutamente. Però dobbiamo essere più cattivi. Non vedo squadre in grado di ammazzare il campionato così come non vedo squadre materasso. Noi possiamo stare lì con le altre"

Lei ormai è diventato uno specialista nel rivitalizzare le squadre in difficoltà...

"Ormai mi rassegno, mi chiamano sempre in corsa (ride) Con gli amici ci scherzo perchè mi dicono "Eh ma così ti riposi di più" e io rispondo "Si ma a fine anno perdo sempre capelli", perchè prendere sempre le squadre in corsa che devono salvarsi implica una difficoltà maggiore rispetto a prendere per esempio una squadra che è quarta o quinta e deve risalire, perchè devi essere il medico e individuare subito la diagnosi e la cura. Certo che mi piacerebbe prendere in mano una formazione dall'estate, ma che posso farci: una volta mi arrabbiavo per questo, adesso davvero non me la prendo più".

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  Scritto da Emanuele Lombardini il 08/11/2017
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