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VOLUNTAS SPOLETO Botta e risposta La Cava-Arcangeli su Spoletosport

Sta andando in onda in questi giorni un frenetico botta e risposta su Spoletosport.it tra Giorgio La Cava e Roberto Arcangeli, nomi importanti in questo ultimo periodo della storia calcistica del club spoletino. Il tutto ovviamente dopo che la squadra aveva minacciato di non presentarsi alla sfida in trasferta a Lama, poi rientrato.

GIORGIO LA CAVA:
“Vedrete che alla fine della stagione Giorgio La Cava sarà ancora una volta il maggiore sponsor della Voluntas Spoleto.”Sono le parole dell’immobiliarista perugino che, dopo il comunicato stampa diffuso dai giocatori la settimana scorsa, interviene per fare chiarezza in merito alla questione Voluntas Spoleto.
“Premetto che a maggio 2017 al termine dello scorso campionato, - afferma La Cava - avevo già detto che avrei lasciato la Voluntas Spoleto. Alla fine ci siamo ritrovati ancora una volta io e Luigino Santirosi non sono arrivati nuovi imprenditori come mi auspicavo e quindi ho lasciato.
Credevo che anche Roberto Arcangeli, che è un mio amico dal 1978, ma non lavoriamo assolutamente insieme, lasciasse con me e invece lui ha proseguito.
Nel mese di agosto Ciambottini e Arcangeli sono tornati da me e mi hanno convinto a contribuire con una sponsorizzazione di 12.500 euro più iva. La mia però è stata solo una sponsorizzazione concessa solo per la mia grande passione per il calcio. Avevo assistito alla partita contro la Subasio e mi ero reso conto che quella squadra avrebbe perso ogni partita e quindi mi sono adoprato per dare una mano. A quel punto Arcangeli e Ciambottini mi manifestarono le difficoltà nel cercare i giocatori e allora io ho contattato Fabrizio Alunni per risolvere il problema. In quel momento in Umbria non c’erano giocatori di qualità. Credo che Alunni vada solo ringraziato per quello che ha fatto.
Ciò che mi preme sottolineare è che io personalmente non ho preso alcun impegno con i giocatori. Arcangeli usufruiva di un ufficio che si trova a casa mia (dal 2012) e convocava i giocatori da me ma era lui a prendere accordi. Più di una volta lo ho anche invitato a vedersi con i giocatori nella sede dello stadio Comunale di Spoleto.
Anche alla cena con il Sindaco ho avuto modo di sottolineare che la mia era solo una sponsorizzazione e che non ero più coinvolto direttamente nella Voluntas.
Chiariti questi aspetti voglio dire che in mare senza la nave non si può andare. Prima di prendere determinate decisioni Arcangeli avrebbe dovuto fare i conti con il budget. Comunque ribadisco che io con la Voluntas non ci sono più e che non collaborerò più con società dilettantistiche.”

ROBERTO ARCANGELI:
“Io avevo optato per il silenzio, il giusto rispetto dovuto ai disagi della situazione, ma vorrei mi fosse concessa una replica a quanto ho letto per il bene che voglio a me stesso a Spoleto ed a tutto lo staff della Voluntas. Ho deciso di rimanere a Spoleto dopo la fine del campionato scorso perché la passione per il calcio e la città alla quale sono legato dal 1986 unitamente al rapporto con Riccardo Ciambottini ed Alberto Del Frate mi aveva convinto al di là di ogni comprensibile difficoltà a lottare per mantenere viva la Voluntas.
Dopo la partita amichevole di precampionato a Rivotorto contro la Subasio dove tra l’altro per impegni di lavoro non ero nemmeno presente, decide di intervenire di sua spontanea volontà Giorgio La Cava consapevole dell’attuale situazione economica della società. Tra l’altro per quanto mi risulti Giorgio La Cava ancor oggi è a tutti gli effetti elemento del consiglio della Voluntas. Non mi risulta che abbia mai inviato una comunicazione ufficiale volta a rinunciare a questo incarico. Quindi il suo intervento di sostegno poteva essere considerabile un apprezzabilissimo intervento di consigliere della società.
Quale miglior sostegno! Nessuno ha dimenticato a Spoleto lo sforzo che aveva salvato la scorsa stagione. Ma la condizione posta è stata quella di voler impiegare per la gestione della campagna acquisti di rafforzamento della squadra la figura professionale di uomo che è conosciuto ed apprezzato “professionista” del settore. Già questa iniziativa aveva creato disagio fra i componenti della società per il rispetto delle competenze e dei ruoli che si sono sempre cercati di preservare; consapevoli che avrebbe intaccato il rapporto con l’unico spoletino del gruppo e testimoniato scarsa fiducia nei confronti del Presidente e degli altri componenti dello staff tecnico. Al tempo ahimè la Voluntas sopra tutto! “Alberto è di Spoleto ed avrebbe capito”….
Approfitto a questo punto “pubblicamente” ed in questa sede per porgere le mie scuse ad Alberto Del Frate per le incomprensioni sorte.
Comincia dunque da parte del consulente un fitto lavoro di contatti per trovare gli elementi da prendere. Ma quale era l’accordo fra il Consulente e Giorgio La Cava? A questo punto credo risulti abbastanza evidente che a Spoleto non si potesse intavolare alcuna trattativa da parte del Consulente incaricato che trova nella sede di Giorgio La Cava la “sede di rappresentanza perfetta” insieme alla mia malaugurata ed involontaria presenza come elemento rappresentativo della società. Io li veramente ci facevo altro. D’altro canto bisogna anche dire che la residenza del Consulente è a pochi minuti dalla sede di Giorgio La Cava. Ora da parte del Consulente c’era una sola esigenza che è tipica di ogni bravo professionista: “ben figurare!”. D’altro canto Giorgio La Cava non ha mai celato il suo desiderio di misurarsi con il calcio professionistico ed è stato accostato a diverse società di Lega Pro. Chi non ricorda i molteplici articoli sui giornali di incontri ufficiali? Il Consulente si è giocato dunque una buona opportunità professionale interpretando il ruolo con autorità e professionalità indiscusse dove io sono stato praticamente passivo partecipante. Era dovuta da parte mia solo l’attenzione e la deferenza che si deve ad un professionista titolato. Il Consulente alla fine di ogni trattativa relazionava a Giorgio La Cava ed io ai componenti della società. Nessuno della società è stato all’oscuro, ma tutti contenti e con in testa un unico quesito! A differenza di Giorgio La Cava che pubblica cifre del suo impegno io per professionalità a tutela dei giocatori e dei loro procuratori non mi permetto di parlare di cifre.
Ora mi sia concesso di fornire un esempio ed una morale a questa storia: se domani si rompesse la mia autovettura e fossi in difficoltà economiche probabilmente chiederei aiuto ad un amico se voglio continuare a lavorare. Se il mio amico accetta di darmi una mano non posso far altro che accettare di buon grado, senza porre condizioni. Ma se per il suo modo di essere chiama il venditore Ferrari più noto e mi prende una Ferrari nuova quando sa che avrò difficoltà a pagare il bollo e l’assicurazione; figuriamoci la benzina di tutti i giorni! E quando arriveranno le rate mensili del prestito???
Serviva il capro espiatorio ed eccolo servito. In condizioni di normalità non avrei mai mollato ed avrei continuato a lavorare con gli altri magari per provare a salvarci, ma con dignità! Subire le offese di alcuni giocatori e dei loro procuratori e messo alla berlina da un mio amico mi è sembrato veramente troppo. Ma dalla vita si impara tutti i giorni e fortuna che ancora riesca a farlo.
Voglio spendere un elogio per Riccardo Ciambottini, Alberto Del Frate e Stefano Sensi che sono dei caparbi amanti e professionisti del calcio. Al Mister Michele Scapicchi un abbraccio sincero.”

Fonte immagini e testi delle lettere: Spoletosport.it

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  Scritto da Redazione il 16/11/2017
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