PROMANO, GIORNELLI ALLARMA "Non posso essere una società da solo!"
Stefano Bagliani
PROMANO - La storia dei 'ballerini' ha fatto il giro del web, una goliardata in qualche modo lanciata da Riccardo Consigli al momento del suo addio e rilanciata dal gruppo dei ragazzi a salvezza conquistata con una maglietta celebrativa.
Ora però c'è da tirare le somme e la società si trova a che fare con una bella gatta da pelare. Proprio così, perchè Alessio Giornelli (nella foto), presidente del sodalizio neroverde è in procinto di lasciare la poltrona da numero uno, non una bella notizia.
"Volevo chiarire un po' la situazione - attacca il presidente -, mi chiamano un po' tutti, resti non resti. Io col Promano ci ho giocato, ho allenato insieme con Riccardo, sono cinque anni che faccio il presidente, ho dato tanto a questa società e lasciare ovviamente mi dispiace, però è anche verpo che per il tipo di calcio che ho in mente io è complicato andare avanti così. Non posso essere una società da solo - è il suo grido d'allarme -, ultimamente abbiamo gestito in 3-4 persone e per la Prima è umanamente impossibile. Qui ti trovi a doverti confrontare con società blasonate, organizzate e noi da questo punto di vista fatichiamo. Non è un problema di budget e dunque di disponibilità economica, noi facciamo con quello che abbiamo, purtroppo però sono rimasto un po' da solo e non ho più il tempo da dedicarci. Il calcio per me deve essere divertimento e aggregazione, ma se fai il presidente è un impegno che dura tutto l'anno e hai delle responsabilità."
Una soluzione quale potrebbe essere?
"Intanto faccio un appello a tutti promanesi che vogliono venire a dare una mano, cerchiamo persone che diano una mano, non è una richiesta di contributi economici, ma di volontà e passione. Spero tanto che qualcuno in questi giorni si faccia avanti. Indiremo presto, fine maggio o i primi di giugno, un'assemblea spero affollata".
Continueresti nel caso si propongano forze nuove?
"In determinate condizioni penso proprio di si - sottolinea Giornelli -, però proseguendo così prenderei in giro prima di tutto me stesso e poi anche tutti gli altri, occorre una forte dose di integrazione".
I ragazzi ti hanno rivolto un appello: presidente non ci lasciare!
"Si ho letto - conferma il presidente - e questi attestati di affetto ed amicizia fanno grandissimo piacere. Anzi, ti dirò di più: la salvezza appena conquistata se possibile ha generato ancor più entusiasmo della promozione dalla Seconda dello scorso anno, però ora dobbiamo guardare al futuro e occorrono assolutamente dei cambiamenti".