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CASTIGLIONESE MACCHIE, TEATINI FELICE: Bellissimo vincere ai play off!

Stefano Bagliani
MACCHIE - La Promozione, quella con la P maiuscola, è di nuovo realtà per la Castiglionese Macchie, club nato nel 1999 che ha già frequentato nella stagione 2002-2003 la serie B dell'Umbria, persa in quella circostanza ai play out.

Stavolta il salto di categoria è arrivato dopo una stagione estenuante, culminata dapprima con la delusione cocente dell'ultima giornata e conclusa invece con le braccia al cielo dopo aver compiuto tre imprese di fila contro Mantignana, Pro Ficulle e San Lorenzo Lerchi.

C'è ovviamente grande entusiasmo nel club lacustre ed in particolare nel numero uno del club, il dottor Bruno Teatini (nella foto), presidente della società.

Dottore, va bene se in questo momento diciamo: missione compiuta?
"Te la passo - commenta arguto -, ma non è stato facile. Senza voler guardare molto indietro, noi veniamo sempre un po' sottovalutati, forse per la nostra poca visibilità. Ad agosto avevamo solo tre giocatori - racconta Teatini -, ma dopo le prime operazioni di rafforzamento valutai, 'a peso' diciamo così, di poter arrivare tra le prime cinque. Poi le cose sono andate abbastanza bene, purtroppo c'è stato anche un qualcosa che non è andato per il verso giusto senza specificare troppo, altrimenti sarebbe stata una piccola opera d'arte."

Teatini al comando e un tris di elementi di spessore ad operare tecnicamente: Tulipani-Fioriti-Rodari.
"Tulipani era con noi già lo scorso anno e c'era anche Rodari, che per noi è una persona importante. Da quest'anno anche la presenza di Fioriti che ha colmato qualche lacuna che avevamo, ha portato anche giocatori che sinceramente non conoscevo. La nostra è una società molto snella, a volte un vantaggio, a volte svantaggio, però si decidono le cose più in fretta..."

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Avete festeggiato con 20 giorni di ritardo: peccato per quel 5-1 rimediato a Ficulle...
"Devo essere sincero: se uno avesse saputo che finiva così dopo queste tre bellissime finali è il percorso preferibile, anche se ci meritavamo qualcosa in più. La sconfitta di Ficulle? Non l'ho digerita affatto - sottolinea - non tanto per la sconfitta quanto per il punteggio. Voglio sempre vedere giocare con il cuore, e quel pomeriggio, ero fuori tra l'altro, ero imbufalito con tutti. E questo mio atteggiamento alla fine è servito: è stato lo scossone giusto, credo molto alle motivazioni".

L'arma in più di questa Castiglionese Macchie: società, staff tecnico o i giocatori?
"Ci sono tutta una serie di componenti che ad incastro, come una sorta di puzzle, sono andate ognuna al posto giusto. L'impresa è stata possibile per questo. Per me è una grande soddisfazione, parliamo di grandi emozioni, anche se comincio ad essere anziano, però le pressioni le reggo bene anche se non ho visto tutta la gara dalla tribuna, ad un certo punto mi sono allontanato, soffro troppo, devo stare un po' da solo..."

Con quali propositi in Promozione?
"Ora è presto per pensarci, lasciateci godere questi giorni di festa, dobbiamo rientrare un po' anche nella normalità perchè sono stati giorni di passione, cene con mister e dirigenti, incontri con i giocatori, però abbiamo anche cercato di non caricarla troppo questa gara. Racconto un aneddoto: a Ficulle, la finale play off del girone B, per svegliare ad un certo punto i ragazzi dalle tribune ho urlato un "B......i delle Macchie, avanti!", una frase un po' forte ma comunque affettiva, per cogliere la loro attenzione, ieri nello spogliatoio li ho chiamati tutti i 'miei figlioli'. Permettimi poi anche una considerazione, perchè io penso sempre anche agli avversari. Potevamo esserci noi al loro posto e in queste tre partite ho trovato persone e pubblici assolutamente corretti, tutti dispiaciuti ovviamente di come erano andate le cose, ma ci hanno comunque fatto i complimenti, penso sinceramente sentiti. Lo stesso San Lorenzo Lerchi, ovviamente, merita il nostro rispetto, anche se domenica obiettivamente secondo me siamo stati superiori, ma magari sono più forti di noi."

Si riparte con Tulipani in panchina e Fioriti alla direzione sportiva?
"Ora festeggiamo, dobbiamo riposarci, prenderci un po' di ferie, e poi si ripartirà, verificando tutto quello che c'è da fare".

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  Scritto da Stefano Bagliani il 22/05/2018
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