DIEGO FALCINELLI: la stagione, la carriera e il futuro dell'attaccante

32 partite in un'annata a metà tra Sassuolo e Fiorentina con 2 gol e un assist. È il bilancio statistico di Diego Falcinelli, centravanti umbro in prestito alla società viola. Dopo essere stato tra i protagonisti della miracolosa salvezza del Crotone di un anno fa, il ragazzo di Marsciano ha contribuito con ottime prestazioni alla stagione della squadra di Pioli.

Nato il 26 giugno 1991 Falcinelli inizia la carriera professionistica tra le file del Sassuolo in serie B. Passata una stagione in panchina, viene ceduto in prestito al Foligno in C1. Nella cittadina umbra giocherà la prima stagione da titolare realizzando 5 gol in 29 partite.

Il ritorno alla casa madre nel 2011 darà il via a un lungo peregrinare in Serie B: prima sei mesi con la Juve Stabia conditi da un gol in 12 presenze, poi due anni a Lanciano da titolare con 9 reti complessive, e nel 2014/15 il passaggio al Perugia.

Nel capoluogo umbro Falcinelli esplode definitivamente: 38 partite da titolare e 14 reti faranno di lui uno degli attaccanti più prolifici e quotati della Serie B. Il Sassuolo di Di Francesco decide così di tenerlo in rosa nella stagione successiva permettendogli di mettersi in mostra con ottime prestazioni e di dare un contributo importante alla storica qualificazione dei neroverdi all'Europa League.

Nonostante la fiducia del tecnico, il ragazzo di Marsciano ha voglia di giocarsi le proprie chance da titolare e chiede alla società di essere ceduto. Arriva così il passaggio al Crotone, ancora una volta in prestito, e il miracolo sportivo dello scorso anno: dopo una prima parte di stagione in chiaro scuro, Falcinelli sale di colpi e realizza quelle 13 reti stagionali (con le perle della tripletta all'Empoli e della doppietta all'Inter) che saranno fondamentali per la salvezza dei pitagorici.

E siamo al 2017/18. Per la prima volta in carriera l'attaccante parte titolare nel suo Sassuolo, realizzando due gol nelle prime 20 partite giocate, quindici delle quali da titolare. Ma il calcio ha le sue dinamiche particolari e a gennaio ecco il colpo di scena: Falcinelli viene ceduto in prestito alla Fiorentina in cambio di Babacar.

Nelle 12 partite in maglia viola contribuirà, pur senza segnare, alla conquista dell'ottava posizione in classifica dei toscani, confermando i pronostici di BetStars che indicavano la squadra di Pioli tra le prime 10 forze della Serie A. Sfiorata la qualificazione all'Europa League è già tempo di parlare di futuro.

Il primo obiettivo è quello di trovare una squadra che sappia esaltarne le caratteristiche tecniche. Falcinelli in carriera ha dato il meglio di sé con un compagno di reparto (nel 4-4-2 di Crotone giocava spesso in coppia con Trotta o Nalini) mentre è meno efficace se deve giostrare come unico punto di riferimento avanzato.

Con un ruolo a metà fra prima e seconda punta, l'attaccante umbro ha bisogno di un partner per sfruttare appieno le sue doti, la capacità di attaccare gli spazi e la grande progressione in primis. Dotato di un tiro da fuori area estremamente preciso e potente, Falcinelli è abilissimo nello stretto ed è uno dei pochi giocatori della Serie A che si esalta quando la sua squadra gioca in verticale.

La stagione 2017/18 non è stata indimenticabile a livello statistico. Falcinelli ha fatto la riserva a Simeone nei sei mesi in viola e la società dei Della Valle non sembra voler esercitare il rinnovo del prestito. Ma alla porta del Sassuolo hanno già iniziato a bussare in molti con il Parma neo-promosso in pole position per un attaccante moderno e in grado di sposarsi alla perfezione con il gioco tutto ripartenze del tecnico D'Aversa.

Photo by Matteo Brama