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SANTECECCA LANCIA GIANMARCO BIANCHI "Giocami alla Nainggolan!"

CITTA' DI CASTELLO - Intento nello studio che a fine ottobre lo vedrà disimpegnarsi nell'esame finale per esercitare la professione di famiglia e diventare a tutto tondo avvocato come papà Roberto e il fratello Michele.

Nel frattempo però Gianmarco Bianchi (nella foto di Ivana Cangi) è anche un perno del Tiferno 1919: lo è stato l'anno scorso, lo è forse ancor di più quest'anno visto che mister Santececca gli ha cambiato ruolo, avanzandolo dietro alle punte.

Complimenti Gianmarco, esordio con gol e vittoria, cosa chiedere di più?
"Sono molto soddisfatto e contento - dice infatti -, anche della mia prestazione personale. Da quest'anno gioco dietro le punte, da trequartista, anche se ho sempre giocato da interno di centrocampo. Il mister però vorrebbe sfruttare più i miei inserimenti, il mio tiro da fuori e devo dire che sta andando davvero molto bene: quattro partite e due gol, domenica anche una traversa e qualche altra occasione. Buona intuizione del tecnico? Per ora assolutamente si, sta producendo i suoi frutti, mi sto abituando a quello che vuole il mister. Lui mi dice "alla Nainggolan". Ero un po' scettico all'inizio, perchè il tempo delle giocate si accorcia, dovevo immagazzinare certi movimenti, invece mi sono ricreduto tantissimo, mi da tanto aiuto e consigli e poi vedo di più la porta e questo mi piace!"

Il risultato che ti ha sorpreso di più domenica?

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"Forse la sconfitta del Branca, è un po' come noi una candidata alla vittoria finale, però è vero anche che pure la Castiglionese Macchie è un ottimo gruppo, e noi lo sappiamo bene... -sottolinea ricordando lo spareggio perso a Ponte San Giovanni - però questo loro passo falso ci terrà di più sull'allerta. Domenica abbiamo vinto, ma non dobbiamo assolutamente cullarci sulla vittoria in casa Trasimeno, dovremo essere sempre sul pezzo".

E' un Tiferno costruito per vincere: le avversarie principali quali sono?
"E' un campionato strano, dobbiamo stare attenti tutte le domenica perchè ci aspettano tante battaglie in casa e fuori. Favorite? Ventinella, Trasimeno, che domenica mancava di alcuni giocatori importanti, il Branca, una squadra che gioca bene al pallone ed ha tanti buoni giocatori, il Montone, conosco molto bene, è composto da giocatori che giocano da tanto insieme e poi c'è mister Borgo, molto competente. In questo lotto speriamo di esserci anche noi. Sarà importante la continuità nei risultati, che un po' ci è mancata l'anno scorso e che invece ha avuto il Selci".

Papà Roberto come presidente, tuo fratello Michele direttore generale: come la vivi questa cosa?
"Molto serenamente. Ho parlato con mister e compagni. Sono una persona semplice, alla mano, sono rimasto fuori dalle decisioni societarie, mentre quelle dello spogliatoio restano dentro lo spogliatoio. Mio padre in realtà ha solo cambiato ruolo, la verve da tifoso l'ha sempre avuta, mi segue da sempre".

Il gol di domenica: hai una dedica speciale?
"Domenica ho cercato come sempre la mia famiglia, c'è sempre anche mia mamma Margherita. Una dedica sinceramente non l'avevo pensata, però credo che la estenderò a tutta la mia famiglia e dunque anche a nonno Renzo e nonna Ada, alla mia ragazza Emilia che è di Selci, ma anche al gruppo ed al mister".

La tua ragazza è di Selci: e l'anno scorso?
"Cercavamo di non parlarne, soprattutto quando si avvicinavano gli scontri diretti. Poi è anche molto amica della presidentessa Elena Nocchi!"

Quanti gol sei solito segnare?
"La mia media stagionale è 4-5, quest'anno magari riesco a farne di più, già sono a 2... Il mister ha fatto una scommessa con il preparatore dei portieri, ma non si svela... Comunque segnare mi piace, ma se posso servire un compagno piazzato meglio di me non ci penso due volte: prima di tutto la squadra!"

Ufficio Stampa Tiferno 1919

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  Scritto da Redazione il 12/09/2018
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