BM8-CASCIA: rigore per bestemmia in area: sembra errore tecnico
In base ai racconti raccolti il direttore di gara di BM8-Cascia avrebbe assegnato un penalty per bestemmia, ma in questi casi, come si evince dall'articolo 12.2, si assegna una punizione indiretta.
Stefano Bagliani
SPOLETO - Gara da ripetere? E' probabile, anche se ovviamente non vogliamo ergerci a Giudice sportivo. La sfida di oggi fra BM8 Spoleto e Cascia si è conclusa 2-4 sul campo, ma i locali lamentano una decisione arbitrale contro regolamento e quindi chiederanno la ripetizione della contesa.
L'episodio è questo: siamo sul parziale di 1-1 quando un difensore locale spazza l'area, la sfera viene giocata ed è ormai nella metà campo avversaria, quando il difensore BM8 Spoleto, ancora nella propria area, pronuncia un'espressione blasfema.
L'arbitro se ne avvede, ferma il gioco, va verso il calciatore e gli mostra il rosso, indicando poi il dischetto del rigore fra lo stupore generale.
Il nostro esperto arbitrale e di regolamenti, Stefano Gobbi, ha le idee molto chiare in merito:
"La partita va ripetuta perchè per una bestemmia la punizione che si assegna è indiretta, quindi andava data una punizione a due in area e non calcio di rigore. Del resto - prosegue Gobbi - l'articolo 12.2 del regolamento del Giuoco del Calcio spiega infatti come sia prevista 'l'assegnazione di una punizione indiretta (e non di un calcio di rigore) in favore della squadra avversaria qualora un giocatore protesti, usi un linguaggio e/o dei gesti offensivi, ingiuriosi o minacciosi o compia altre infrazioni verbali'. Il direttore di gara ha quindi commesso un errore tecnico".
"A me non interessa - chiosa il direttore generale del Cascia Francesco Cucci -, però se si ripete la Federazione o l'arbitro mi pagano tutte le spese della trasferta e si ricomincia 10 contro 11, se no il danno a questo punto è solo il mio e non ho colpe!"
Ora la palla (o patata bollente che dir si voglia) passa al Giudice sportivo che dovrà esprimersi sul reclamo in arrivo della BM8 Spoleto.