CARLANTONIO BUZZI SHOW: "Giovani da valorizzare, non da illudere"
Prosegue la nostra apprezzata carrellata di interviste a tecnici che hanno fatto la storia del nostro calcio dilettantistico. Il tecnico, ex Grifone, si è dedicato al settore giovanile

Emanuele Lombardini
ASSISI - La scelta dei giovani dopo tanti anni nelle panchine senior. Carlo Antonio Buzzi (nella foto), per due anni e mezzo ha lavorato per il 'suo' Verona, per il quale è stato osservatore. Oggi, finita l'esperienza col cambio di proprietà, guarda il mondo dei dilettanti umbri con più distacco, ma non senza interesse.
Che idea si è fatto dei giovani nei tornei regionali?
"Che è un peccato vederli giocare per via del regolamento e non per meriti. Lo dissi in tempi non sospetti. Questa cosa, che era senz'altro stata pensata con le migliori intenzioni, è finita per diventare altro, un qualcosa che crea false illusioni nei ragazzi, che poi si ritrovano pochi anni dopo nelle serie inferiori".
E nei club professionisti com'è?
"Adesso si fatica di più, ma c'è stata senz'altro la possibilità di segnalare quelli bravi. Ricordo di aver segnalato al Verona Insigne quando giocava nel Foggia o Lapadula quando era al San Marino. Purtroppo succede sempre meno, anche un pò per quello che dicevo prima, si fatica a trovare ragazzi che fanno strada".
Segue Eccellenza e Promozione?
"Meno di prima, ma certamente leggo i giornali e i siti e mi dispiace vedere realtà come Città di Castello, Spoleto, Foligno in grande difficoltà, costrette quando va bene a ripartire dalle serie minori. Credo che purtroppo sia un problema che parte da lontano: molte società oggi si portano dietro i danni di precedenti gestioni, magari non proprio oculate e così succede che anche quei pochi imprenditori appassionati mollino, giustamente ed ovviamente preferendo salvaguardare le aziende e i dipendenti piuttosto che pagare i rimborsi ai giocatori".
Proviamo ad individuare il punto di rottura...
"Senz'altro la stagione nella quale il Perugia è ripartito dai dilettanti e abbiamo avuto un girone con 11 squadre della nostra regione. C'è stata una corsa a fare una rosa che potesse in qualche modo tenere testa ai Grifoni ed è stato quello che ha dato il via alle spese fuori budget delle società. Lì è cominciato a saltare tutto, oggi se ne pagano ancora le conseguenze, secondo me".
A proposito di Perugia, lei lo ha guidato nell'ultimo anno prima del fallimento, in C1, anno 2009-10 insieme a Marco Zaffaroni, che oggi si è preso una bella soddisfazione...
"Ha vinto la serie D col Monza, riportando la squadra nei professionisti. E' un ottimo tecnico e un ragazzo serio, farà molta strada, vedrete. Sono contentissimo per lui".
