FATTORINI LANCIA IL TIFERNO: "Gruppo affiatato, sarà la nostra forza!"
CITTA' DI CASTELLO - Ha rappresentato la classica ciliegina sulla torta di un mercato importante, è il pezzo pregiato che l'avvocato Roberto Bianchi ha voluto regalare al Tiferno 1919 ed ai suoi tifosi per fargli fare un altro salto di qualità.
Lui è Riccardo Fattorini (nella foto), elemento di indiscussa qualità che ha lasciato il Cannara per sposare il progetto biancorosso. Non è ancora al top considerando che arriva da un crociato rimesso a nuovo, però la voglia di tornare il Fattorini di poco meno di un anno fa è elevatissima.
Riccardo, sabato la prima ufficiale, a Montone è finita 2-2: bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno?
"Direi mezzo pieno, ma visti gli episodi c'è un po' di rammarico , soprattutto sul 2-1 qualche episodio non ci ha girato a favore, poi l'espulsione di Bruschi, poi c'era un rigore su di me... Diciamo che nell'arco dei 90' il pari ci può stare, abbiamo tenuto botta per mezz'ora in dieci, abbiamo offerta nel complesso una buona prova".
La Coppa Italia è importante?
"Assolutamente si - sottolinea - è una competizione sulla quale puntiamo, io l'ho vinta con il Cannara con una doppietta in finale e garantisco che regala sensazioni bellissime; vincere aiuta a vincere e prima ci abituiamo e meglio è!"
Riccardo Fattorini, come sta?
"Lavoro quotidianamente e duramente per arrivare al massimo della forma, al momento sono al 50-55%,
posso e soprattutto devo e fare molto di più. So benissimo che non sono stato preso per fare il compitino, ma è anche nella mia mentalità: mi piace vincere anche in allenamento, voglio fare la differenza, ho scelto questa piazza proprio per questo. Però è anche vero che un crociato non è un raffreddore e ci vuole il tempo necessario".
Sai che alla Tiferno 1919 puntano molto su di te?
"Si, ma io devo dimostrare tutto in campo, le chiacchiere sono a zero, la casa si costruisce mattoncino dopo mattoncino. Spero che l'impegno di tutti porti i frutti che speriamo".
Che campionato può fare la squadra?
"Ho trovato un gran bel gruppo di ragazzi affiatato, necessario per eventuali momenti di difficoltà. Le partite non si vincono solo con i nomi, il gruppo è determinante, occorre avere passo costante ed essere schietti, non dobbiamo montarci la testa se tutto va bene o abbatterci se le cose dovessero andar male".
Le avversarie principali?
"Al momento credo il Ventinella, hanno anche una grande e lunga panchina e questo è importante. Noi però dal canto nostro abbiamo un grande punto a favore, ovvero i giovani: tutto il gruppo dei fuoriquota è dotatissimo, un nostro punto di forza. Dove mi piazzo? Credo che possiamo stare tra le prime tre o quattro posizioni, episodi e scontri diretti faranno la differenza".
Ambiente nuovo per te Città di Castello, come ti trovi?
"Sono stato accolto davvero molto bene, ragazzi alla mano, un gruppo di amici prima che compagni di squadra, mi sono trovato subito a mio agio".