Giro d'Italia 2020: i ciclisti favoriti per la vittoria
Il Giro d’Italia 2020 inizierà il prossimo 3 ottobre. Saranno tanti i big che si contenderanno la Maglia Rosa dell’edizione numero 103, anche se a causa della nuova collocazione temporale in autunno ci saranno delle assenze. Si partirà da Monreale per arrivare a Milano il 25 del mese. Tra le varie tappe si ricordano Madonna di Campiglio, Sestriere e Pinzolo. Tra i favoriti spicca indubbiamente il nome di Vincenzo Nibali, che intende puntare al tris nella Corsa Rosa dopo i successi nel 2013 e nel 2016. Per lo “Squalo” si tratterà della prima volta con la nuova maglia della Trek–Segafredo.
Non ci sarà invece il campione uscente Richard Carapaz, che nel 2019 è diventato un vero e proprio eroe nazionale in Ecuador, conquistando a sorpresa il Giro d’Italia davanti a Vincenzo Nibali e a Primoz Roglic. Carapaz sarà infatti impegnato nel Tour de France al fianco di Egan Bernal. Dal Team Ineos arriverà Geraint Thomas: il suo rapporto con il Giro non è mai stato meraviglioso, ma il gallese stavolta vuole arrivare fino in fondo. L’avversario più quotato al momento sembra essere Jakub Fuglsang, vincitore lo scorso anno della Liegi-Bastogne-Liegi e quest’anno del Lombardia. Insieme a lui anche il giovane Alexander Vlasov, fresco vincitore del Giro dell’Emilia e tre anni fa del Giro Under 23.
Non ci sarà Remco Evenepoel: sarebbe stata la sua prima apparizione al Giro dopo che nel 2019, al suo primo anno tra i professionisti, ha vinto la Clasica di San Sebastian, l’oro agli Europei a cronometro e l’argento ai Mondiali, sempre nella prova contro il tempo. Fatale la frattura del bacino per Evenepoel a causa di una terribile caduta nella discesa dal Muro di Sormano, nel Giro di Lombardia. Trionfare a un Giro d’Italia a quasi 36 anni è molto complicato e in passato non vi è mai riuscito nessuno: il record di anzianità appartiene a Fiorenzo Magni, che nel lontanissimo 1955 si impose a 34 anni e 180 giorni. Quello di ottobre, però, è un mese in cui solitamente Nibali ha raggiunto picchi di forma importanti in passato, come ad esempio al Giro di Lombardia nel 2015 e nel 2017. Staccare Nibali in salita resta difficile per tutti.
Ci proverà fra i tanti anche Jakob Fuglasang, di pochi mesi più giovane rispetto al siciliano. L’anno scorso ha vissuto i mesi più brillanti della carriera, distinguendosi nelle corse di un giorno: terzo all’Amstel Gold Race, secondo alla Freccia Vallone e vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi. Tuttavia, in carriera gli è sempre mancato qualcosa nelle competizioni di 3 settimane. Il suo miglior piazzamento in una corsa a tappe è il 7° posto al Tour de France 2013, l’unica sua top 10. Al Giro d’Italia, nella sua unica partecipazione, concluse al 12°posto nel 2016. La scarsa concorrenza del prossimo Giro è un’occasione.
Qualora non si perdesse terreno nelle tappe iniziali, comunque, anche qualche ciclista meno quotato potrebbe dire la sua. Sulle grandi montagne i big marcheranno Nibali, ma il ristretto novero di campioni partecipanti accende le speranze anche negli emergenti. Nonostante l’incertezza le quote delle scommesse Giro d’Italia sono già ben definite. Adesso non resta che pedalare.