TRESTINA - C'è il Montespaccato: malavita, arresti e poi la rinascita
Al debutto in campionato il Trestina (nella foto un momento del match con il Bastia) di Marco Bonura riceverà domenica la visita del Montespaccato, club dell'omonimo quartiere di 40mila abitanti a ovest di Roma che ha una storia davvero particolare e che da un paio di anni è letteralmente rinato.
Stando alle tesi dei magistrati romani, fino al 2018 il Montespaccato era in mano alla famiglia di Franco Gambacurta, uno dei boss meno conosciuti ma più potenti della mala romana, e veniva utilizzato anche per riciclare i proventi di droga, racket e usura.
Dopo gli arresti, viene affidato all'Ipab Savoia (le Ipab sono degli istituti regionali, aziende che gestiscono il patrimonio immobiliare dell'ente e ne impiengano i proventi in beneficenza) e inizia la rinascita, fino alla promozione in D.
Il progetto che ha visto coinvolto il Montespaccato si chiama “Talento&Tenacia” e consiste nel dare una chance a ragazzi che vivono in un contesto socio-economico difficile.
“Il Montespaccato aveva una doppia missione – spiega il presidente dell’Asilo Savoia, Massimiliano Monnanni –: ricostruire una squadra infiltrata da Gambacurta e dare una risposta ad almeno 500 ragazzi delle giovanili rimasti senza calcio in una borgata periferica". E ci sono riusciti! Così il Montespaccatao ha iniziato la sua nuova vita.
Informazioni tratte da ilfattoquotidiano.it.
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