Proprio in queste ore il presidente dell'Assoallenatori dell'Umbria, Pierluigi Vossi (nella foto), ha pubblicato su Facebook una riflessione interessante riguardo allo stop del calcio dilettantistico, soprattutto in riferimento a quello giovanile. Eccone il contenuto.
"A chi me lo chiede rispondo sempre che non è solo una semplice attività didattica e sportiva. E' un compito prezioso e gratificante quello di allenare i giovani. E allo stesso tempo delicato e di grande responsabilità. In quelle ore settimanali siete custodi e formatori della loro crescita fisica, tecnica e soprattutto caratteriale.
Siete tutti dotati di quell'entusiasmo e quella passione per il calcio che supera ogni ostacolo che si frappone tra i vostri sogni e la loro realizzazione. E pure l'ultimo, quello che è entrato a gamba tesa pure nello sport, sarà superato con il Vostro impegno. Però è un ostacolo vigliacco. E non basta il Vostro talento per superarlo.
In questo periodo sono diversi i casi di positività Covid -19 che mi sono stati comunicati: riscontrati in Umbria in gruppi e squadre giovanili. Situazioni che pur non pregiudicando la salute degli atleti possono inevitabilmente compromettere la salute dei Loro (e dei Vostri) familiari conviventi, magari anziani e con patologie pregresse.
E' per questo, quindi, che faccio appello alla Vostra capacità di organizzazione e attenzione nell'applicare, se investiti del compito di DAP, o nel far rispettare ai Vostri Dirigenti , quanto disposto nei protocolli sanitari Figc del 10.08.2020 e del 17.09.2020 : regole e accorgimenti già notiziati ma che potrete facilmente rinvenire nel sito istituzionale Aiac (Protocolli sanitari:istruzioni per l'uso per Tecnici del mondo dilettantistico e giovanile). Non possiamo permetterci che lo Sport si fermi. Grazie della Vostra attenzione". Firmato Pierluigi Vossi presidente Aiac Umbria.