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Campionati e Risultati: RISULTATI CLASSIFICHE STATISTICHE COPPE DIRETTA

MONDO ARBITRALE - Statistiche e tante curiosità dell'anno trascorso

A CURA DI STEFANO GOBBI

Si ringrazia per la collaborazione l’Ufficio Stampa del C.R.A. Umbria e il Presidente Nicola Fraschetti

Con il Covid che rialza la testa e il calcio fermo per le feste di fine anno, c’è ancora spazio per analizzare la prima parte della stagione del calcio regionale.
Relativamente ai due campionati maggiori (escludendo le Coppe) sono state disputate 501 partite.
Mancano all’appello due gare del girone A di Promozione (Ventinella – Pontevecchio e Pietralunghese – FC Castello S. Secondo) e una nel girone B (Montecastello Vibio – Terni Est).

In eccellenza su 180 partite 40 sono state dirette da arbitri appartenenti alla Can D nel gruppo ex Cai Scambi e 140 da fischietti umbri. Nei due gironi di Promozione le 321 partite disputate sono state tutte dirette da arbitri della nostra regione.
Un impegno gravoso (se contiamo anche le programmate 480 partite di Prima e le 176 di Seconda Categoria) che il Cra dell’Umbria, superando molte difficoltà, ha coperto garantendo la regolarità degli stessi tornei. Difficoltà dettate dalla pandemia, dalla ripresa dopo 18 mesi di inattività e anche dalla diminuzione degli arbitri effettivi che si sta cercando di colmare con nuovi corsi arbitrali e con progetti innovativi nel calcio del settore giovanile.

Nel corso di questa prima parte della stagione hanno arbitrato per la prima volta in Eccellenza: Giorgia Rossi (24), Edoardo Fanelli (22), Daniele Fora (20), Donati Guerrieri Alessandro (24), Marco Apuzzo (21), Giuseppe Mancini (25) e Lorenzo Temperoni (21). In Promozione segnaliamo la prima volta per: Diletta Ciommei (21), Laura Giovagnoli (23), Ahmed Chafiqi (24), Andrea Colalelli (22), Nicolò Marinelli (24), Samuele Ottaviani (19), Matteo Bonifazi (24), Gabriele Passagrilli (22), Lukas Taras (22) e Riccardo Vitali (20) che ha esordito (insieme ad altri 19 colleghi) anche in Prima Categoria: il fischietto perugino si candida ad un’ottima carriera.

Doppio salto nell’anno anche per Marco Angeletti di Perugia (20) che ha arbitrato per la prima volta sia in Prima che in Seconda Categoria. In quest’ultima Categoria prima volta anche per altri 21 arbitri.
Facendo le medie con le votazioni riportate da tutti i quotidiani che pubblicano il lunedì i tabellini (con i voti) dei due maggiori campionati umbri, si può notare che tra i fischietti ‘eccellenti’ il migliore è Simone Pannacci di Perugia (25). Per il fischietto perugino nessuna insufficienza e solo due episodi da sottolineare (leggasi più sotto) che ci danno lo spunto per scrivere di due norme regolamentari.

Tra i fischietti ‘eccellenti’ buono il rendimento di Leonardo Cipolloni (25), Giulio Nicchi (27), Giorgia Rossi (24), Andrea Bartolucci (23), Giuseppe Ciorba (25), Andrea Reali (25), Mattia Checcaglini (25), Tommaso Capoccia (24), Edoardo Fanelli (22), Marco Mammoli (25), Daniele Fora (20) e Filippo Trotta (26).
Tra i fischietti ‘eccellenti’ da sottolineare il rientro di Dennys Pieretti (25) apprezzato in questa prima parte della stagione dai commentatori sportivi.
Tra gli arbitri di Promozione spiccano i rendimenti di tre fischietti in rosa, nell’ordine: Diletta Ciommei (21), Laura Giovagnoli (23) e Vanessa Tempesta (23). Quindi seguono: Ahmed Chafiqi (24), Andrea Colalelli e Giovanni Roani Salari (21).

GLI EPISODI CURIOSI
Nel gennaio 2019 in BM8 - Cascia (la partita fu allora ripetuta perché la parola blasfema pronunciata da un giocatore della BM8 fu punita con un calcio di rigore invece che con una punizione indiretta in area) L’arbitro di quell’incontro era Daniele Fora di Terni che poi con ‘assoluto merito’ ha esordito (e arbitra) in Eccellenza. Bene, l’arbitro ternano il 31/10/2021 in Pontevalleceppi – Ellera ha espulso un giocatore per aver proferito una parola blasfema. Per carità se la regola esiste va rispettata e Fora ha pienamente ragione ad applicarla. Ci piace notare che stavolta l'irregolarità del giocatore non ha dato luogo a ricorsi vari. Sposiamo in pieno la battaglia che a suo modo sta combattendo il giovane ragazzo della sezione di Terni e facciamo appello al Presidente Repace perché riprenda una sua vecchia battaglia contro la cattiva abitudine di “bestemmiare” in campo.

L’ANGOLO DEL REGOLAMENTO
L'arbitro all'inizio del secondo tempo non esegue il conteggio dei giocatori schierati in campo e quindi non si accorge che una delle due squadre è in campo con un giocatore in meno e fa iniziare lo stesso il gioco considerando “l’assente” alla stregua di un infortunato.
Nei pochissimi secondi in cui si gioca una delle due squadre segna un gol. Apriti cielo. Chi ha subìto il gol protesta con l’arbitro perché il giocatore “ritardario” non era schierato. L’arbitro, dopo molte discussioni, annulla il gol e fa ripartire il gioco come se la partita non fosse mai ricominciata.
Ha fatto bene?
Diciamo subito che una norma specifica non esiste e che allora sì deve far ricorso al buon senso e leggere quelle poche norme che posso aiutarci ad avere un comportamento corretto. In questo caso il Regolamento specifica che: “Per ogni calcio d’inizio: tutti i calciatori, eccetto colui che lo esegue, devono essere nella propria metà del terreno di gioco”.
Ecco i giocatori delle due squadre devono essere nella metà campo di competenza nel caso che ha determinato questa nostra riflessione sul regolamento, il giocatore ritardatario era nella metà campo avversaria perché stava rientrando in campo.
Quando l’arbitro in questione non controllando il numero dei giocatori in campo, si accorge che un giocatore “ritardatario” è nella metà campo avversaria e quindi in posizione irregolare rispetto a quanto previsto dalla norma, ferma il gioco per far ripetere il calcio d’inizio. Purtroppo, una delle due squadre segna un gol e la conseguente decisione dell’arbitro di annullare la rete e far ricominciare il secondo tempo provoca malumori e proteste.
Alla fine della storia, non sarà previsto dal regolamento in maniera specifica ma il buon senso ci dice come sia buona norma controllare il numero dei giocatori in campo e chiedere il motivo di eventuali assenze. Per qualche comportamento ostruzionistico (ritardare volontariamente il proprio ingresso in campo) esiste sempre il cartellino giallo.

IL CAPITANO
Quando a rimetterci è il capitano. In V.A. Sansepolcro - Ducato l’arbitro Pannacci subisce le proteste di quasi tutti i giocatori della Ducato in occasione del secondo gol della squadra di casa. Pannacci mostra il cartellino giallo al capitano della Ducato (che con questa ammonizione verrà squalificato dal Giudice Sportivo). Decisione corretta. Il capitano coadiuva l’arbitro nel mantenere la disciplina nella propria squadra e può chiedere chiarimenti all’arbitro (non protestare) e se ciò non avviene, subisce l’ammonizione per le proteste di tutti.

DUE PALLONI IN CAMPO
In occasione della semifinale dei campionati europei Inghilterra – Danimarca, l’arbitro concesse un rigore (poi decisivo) alla squadra inglese ma a pochi metri dall’azione incriminata c’era un altro pallone in campo. Proteste a non finire ma come andava gestita la situazione? Nel nostro piccolo il fatto è accaduto in occasione di V.A. Sansepolcro – Ducato e ha impedito alla Ducato di continuare un’azione pericolosa.
Ci sono quattro casi da analizzare. Se il secondo pallone proviene o dalla tribuna oppure dalla panchina della squadra difendente e secondo l’arbitro non interferisce nel gioco, l’azione in corso prosegue e se viene segnato un gol questo va convalidato (o come accaduto in Inghilterra – Danimarca concesso un rigore).
Diversamente se il pallone proviene dalla tribuna e a suo giudizio interferisce col gioco. L’arbitro ferma l’azione e rimette in gioco con palla ‘a due’ e farà menzione dell’accaduto nel referto. Se il pallone che interferisce col gioco proviene dalla panchina difendente, l’arbitro ferma il gioco e assegna un calcio di punizione diretto nel punto dove era la palla con cui si stava giocando regolarmente. Se la palla si trovava nell’area della squadra difendente, la punizione diretta si trasforma in un calcio di rigore.

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  Scritto da Stefano Gobbi il 31/12/2021
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