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TOPAZIO ESALTA L'UMBERTIDE AGAPE: "Una vera impresa sportiva!"

Il diesse degli umbertidesi traccia un bilancio al termine della prima stagione del nuovo club nato dalla fusione di Umbertide M.A. e Agape 2000

 

STEFANO BAGLIANI

UMBERTIDE - C'è soddisfazione in casa Umbertide Agape per il traguardo della salvezza, raggiunto a conclusione di una stagione sofferta ma anche piena di soddisfazione essendo il primo anno di attività della nuova società.

L'analisi di questa annata sportiva sul club umbertidese è di Giacomo Topazio, il direttore sportivo che ha avuto ilo suo bel daffare, insieme ovviamente al resto della società, per far quadrare il cerchio di questi primi mesi di vita societaria.
"La nuova società denominata FC Umbertide Agape (nata dalla fusione tra Umbertide Calcio M.A. ed Agape 2000) - racconta proprio Topazio - è stata costituita il 20 Luglio 2021. Fino a quella data non ho potuto concludere ed ufficializzare diverse trattative di mercato, sia per la costruzione della prima squadra e per la scelta del mister. Diversi giocatori con i quali avevo già l’accordo hanno preferito non aspettare ed il loro atteggiamento è stato anche comprensibile. In sole tre settimane abbiamo dovuto scegliere il nuovo mister, costruire non solo la rosa della prima squadra ma anche della Juniores, prima della partenza per l’inizio della preparazione ad agosto, mentre le altre squadre erano già state completate. Sapevamo di partire con un gap non indifferente rispetto alle nostre avversarie. L’obiettivo era di ridurlo entro fine novembre prima della riapertura del mercato di riparazione di dicembre, mentre gli obiettivi della società erano di raggiungere una salvezza tranquilla, cercando di puntare il più possibile sui giocatori del comprensorio di Umbertide, ma soprattutto di valorizzare i giovani provenienti dal settore giovanile di Agape 2000 oltre che della Juniores dell’Umbertide M.A."

Missione compiuta quindi, ma tante difficoltà.
"Ogni qualvolta tentavamo di portare la squadra ad avere un’identità precisa e definita - sottolinea il diesse umbertidese -, ci sono stati sistematicamente occorsi infortuni a ripetizione. Tralascio i molteplici infortuni muscolari post pandemia che ogni qualsiasi squadra ha avuto, idem le positività al Covid, ma in aggiunta ci sono capitati extra infortuni che al massimo in una stagione calcistica ne possono capitare un paio o poco più. Parlo di operazioni chirurgiche d’urgenza, dita o costole fratturate, punti di sutura ovunque, crociati rotti (addirittura questa sorte è toccata anche al nostro preparatore dei portieri)."

Sfortuna a gogo quindi, difficoltà nella difficoltà!
"Solo circa a metà marzo, quando questo stillicidio ci ha dato tregua, la squadra ha iniziato a girare a pieno regime. Da li è venuta fuori la vera qualità della rosa e del gruppo. E soprattutto il lavoro fatto da mister Riccardo Bruschi (un signor allenatore prestato a questa categoria). Non nascondo che l’ulteriore riapertura del mercato a Febbraio ci ha permesso di portare a termine alcune importanti operazioni, visto che sono venuti a darci una mano giocatori del calibro di Luca Tancredi , Josè Tchakoudie, Andrea Ricci e Diego Bistoni."

E' stata la svolta insomma?
"Direi di si - dice orgoglioso - perchè abbiamo iniziato ad inanellare vittorie a ripetizione che ci hanno permesso di salvarci con ben tre giornate di anticipo. Per questo mi sento di definire la nostra come un’impresa sportiva per tutte le difficoltà avute! E parlo di impresa sportiva non di miracolo... I miracoli li fanno i medici che salvano le vite! Pertanto mi sento in obbligo di ringraziare incondizionatamente tutti i giocatori della rosa, da chi è partito con noi ad agosto ed è rimasto fino alla fine a che è arrivato poi."

Quale sono state le principali soddisfazioni?
"La principale è quella sportiva - chiosa Topazio -, ovvero aver avuto il coraggio di portare due allievi di Agape 2000 direttamente in prima squadra, senza farli passare per la Juniores, e mi riferisco a Redion Quni ed Alessio Giulietti i quali hanno disputato da debuttanti quasi tutto il campionato da titolari. Aver poi costruito una rosa con un età media di 23 anni di cui 16 giocatori su 21 di Umbertide, nonchè aver fatto debuttare altri giovani nati tra il 2003/2004: Sensini, Merli, Orsini, Moretti e Carillo. Poi c'è la soddisfazione operativa, legata al fatto di aver costruito una società forte e solida, che conta 270 iscritti, composta da un direttivo di persone oneste e genuine. Siamo un team affiatato ed i risultati si sono già visti dopo il primo anno di nascita. Non me ne voglia nessuno, ma faccio un elogio particolare al nostro Presidente Marta Grassini, che al suo primo anno in questa esperienza ha portato a termine in maniera encomiabile un egregio lavoro, dimostrando competenze e tanto tatto e sensibilità nel progetto, ed al nostro vero motore e cuore pulsante della società, il Vice Presidente David Scarpellini."

Stagione alla fine buona di pare di capire, ma c'è un rammarico?
"In questo caso sono due. Il primo è non aver avuto a disposizione per quasi tutto l’arco della stagione Matteo Gennari, un attaccante che in questa categoria non ha nulla a che vedere. La seconda è un coltello piantato al cuore di tutti gli sportivi Umbertidesi oltre che alla nostra società: non poter disputare le nostre partite casalinghe allo Stadio 'Città di Torino'."

Il tuo futuro?
"Sono sempre gli stimoli che fanno la differenza nel mio ruolo, mi piace mettermi sempre in discussione e farmi mettere in discussione ad ogni stagione conclusa. Ci siederemo serenamente con la società e valuteremo le nostre posizioni, mia compresa. Qualche sirena, anche da società di categoria superiore - confessa Topazio -, è iniziata a suonare, mentre nell'hinterland del perugino potrebbe rinascere una gloriosa società, la quale già da diversi mesi ha chiesto la mia disponibilità  Ma amo i colori della mia società ed amo il paese di Umbertide, sono sicuro che la società saprà fornirmi gli stimoli giusti."

 

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  Scritto da Stefano Bagliani il 26/05/2022
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