Vota il sondaggio

Inserisci la tua email per votare

Puoi votare solo una volta per questo sondaggio e la tua email deve essere valida.
La tua email non sarà resa ne pubblica ne visibile.

Consenso al trattamento dati:

Accetta il trattamento dei dati.

 
×

Accedi al Sito !

Usa le tue credenziali di accesso:
Non ricordi più la password?

Registrati

 Resta connesso

 

oppure

Accedi con Facebook

×
Campionati e Risultati: RISULTATI CLASSIFICHE STATISTICHE COPPE DIRETTA

Fatti e curiosità sulla Serie D

Qualche informazione in più sul massimo campionato dilettantistico italiano

Chi ancora oggi pensa che il calcio italiano sia solamente la Serie A, con i suoi campioni e le sue squadre blasonate, commette un errore imperdonabile. Perché se è vero che lo spettacolo offerto dal campionato dove giocano Vlahović e Lukaku e dove militano Juventus e Inter è di grande qualità – forse un po' meno rispetto ai mitici anni ’90 delle sette sorelle – è altrettanto vero che anche i tornei cosiddetti minori sono in grado di dire la loro. Uno di questi è senza dubbio la Serie D, all’interno della quale si sfidano più squadre, sia muscolari sia tecnicamente attrezzate per stupire, le cui gare non hanno quasi mai un esito scontato. Il bello di quello che è anche conosciuto come il massimo campionato dilettantistico risiede nel fatto che il fattore sorpresa è quasi sempre dietro l’angolo e che le difese in molti casi sembrano insuperabili. E non sono le uniche cose belle, perché ci sono fatti e curiosità, che probabilmente in pochi sanno, capaci di nobilitare la quarta serie nazionale. Una di queste ha a che fare con la storia: la Serie D nasce nel 1952, dopo la riforma del vecchio campionato di promozione interregionale, con l’obiettivo di creare una lega che fosse composta da un massimo di 128 squadre divise in 8 gironi. Quest’idea presto naufragò perché si arrivò, all’inizio degli anni ’80, a una composizione ben diversa, che è poi quella attuale: 12 gironi da 16 squadre ciascuno. Interessante è poi scoprire che fino a oggi sono 6 le squadre che hanno vinto il campionato da imbattute. Queste sono: Gioventù Brindisi e Licata (1981-1982), Fasano (1992-1993), Biellese-Vigliano (1996-1997), Maceratese (2014-2015) e Parma (2015-2016). Le vittorie da loro totalizzate vanno da un minimo di 30 del Gioventù Brindisi e Licata a un massimo di 38 del Parma.

Record davvero invidiabili, di club e regionali

Tra i fatti e le curiosità sulla Serie D c’è quella relativa al record partecipazioni, che oggi spetta di diritto al Cuneo con le sue 45 stagioni. A livello di partecipazioni consecutive, invece, il primato è del Sansepolcro, grazie a un totale di 23 presenze che coprono un arco temporale che va dal 1994 al 2017. In tutti questi anni di gloriosa militanza, questa squadra toscana ha fatto parlare di sé anche per un altro motivo: il suo vivaio vanta infatti un filo diretto con il calcio professionistico. Da lì sono passati giovani dal talento cristallino come Camillo Tavernelli, 23enne attaccante del Novara in prestito dal Cittadella, e Niccolò Falconi, 18enne trequartista in forza alla Fiorentina U-19. Probabilmente la maggior parte degli appassionati di calcio non avrà mai sentito questi nomi, come è normale che sia vista la loro età, tuttavia se questi interessanti prospetti sapranno affinare la loro classe a tratti ancora un po' grezza, esercitando il fisico e facendo una vita da atleti a 360° gradi, un giorno potrebbero fare la differenza anche in prima squadra. La classe da sola infatti non basta in nessun caso, come sanno bene anche altri professionisti che puntano moltissimo sulla preparazione per eccellere nei loro rispettivi ambiti di competenza. Continuando a parlare di record, la Regione d’Italia che vanta il maggior numero di partecipazioni al campionato di Serie D è la Lombardia con 171 formazioni dilettantistiche; se invece il focus si sposta sulla conquista dello scudetto di categoria al primo posto troviamo la Campania con 6 vittorie.

Il valore della rosa conta fino a un certo punto (come dimostra il Gelbison)

Infine c’è da dire che non sempre la squadra che dispone della rosa di maggior valore alla fine trionfa. Se si prende il caso del piccolo Gelbison, che durante la stagione 2021-2022 ha conquistato con merito il campionato di Serie D Girone I, si scopre che economicamente parlando tutti i giocatori della rosa, sommati, raggiungevano gli 1,90 milioni di euro. Molto meno rispetto alla rivale diretta Lamezia il cui valore della rosa ammontava a 2,45 milioni. Il bello della quarta serie è anche questo.

Print Friendly and PDF
  Scritto da Redazione il 20/09/2022
Change privacy settings
Tempo esecuzione pagina: 0,03219 secondi