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Mikel Arteta: come si ricompatta un gruppo

Quando si pensa all’Arsenal si viene travolti da un turbinio di pensieri per cui è impossibile averne un’idea chiara. È di certo una delle squadre inglesi più importanti del campionato, nonché una delle più famose di Londra, ma è una squadra vincente? Sono passati molti anni dagli “Invincibili” di Arsene Wenger, e ad oggi la parola Arsenal è sinonimo di quarto o quinto posto.

 

Certo essere sempre tra le prime quattro fa piacere, ma una cosa è tentare di vincere il campionato e un’altra è non riuscire mai a competere con le migliori, accontentandosi di una collocazione a metà classifica. Dall’arrivo di Mikel Arteta sembra che qualcosa sia cambiato.

A volte per vincere bisogna saper perdere

Mikel Arteta è un ex calciatore spagnolo, classe ‘84, che ha retto le file del centrocampo di molte squadre, come i Rangers, l’Everton o l’Arsenal. In quest’ultima ha giocato per 5 anni e si è consacrato come uno dei migliori mediani che abbiano mai calcato un prato inglese.

 

Giocatore carismatico, ha dato sempre il tutto per la squadra. Una volta appesi gli scarpini al chiodo ha deciso di intraprendere la carriera di allenatore. Il maestro di Arteta è stato Pep Guardiola. Nessuno, neanche gli esperti di https://casino.netbet.it/ sarebbero stati capaci di credere che un secondo allenatore sarebbe arrivato non solo a dirigere una squadra importante come l’Arsenal, ma anche a giocarsi la vittoria del campionato contro il proprio maestro.

 

Proprio così, dopo un periodo di formazione come secondo allenatore di Pep Guardiola, decise che era giunto il momento di camminare con le proprie gambe. Essendo una persona molto professionale e con doti di gran trascinatore gli fu subito richiesto di ricoprire il ruolo di “coach” della prima squadra dell’Arsenal.

 

 

Unsplash

Cambiare la testa, cambiare tutto

Quando Arteta si è seduto per la prima volta sulla panchina dei Gunners ha cercato unire maggiormente i giocatori. Certo, si è da subito mostrato molto autoritario, ma anche comprensivo. Non è stato semplice e naturalmente i problemi dell’Arsenal sono venuti subito a galla.

 

Quando è scoppiato il caso Aubameyang non è stato per nulla semplice, ma Arteta l’ha gestita nel migliore dei modi. Perdere il tuo miglior attaccante dall’oggi al domani, quando tra l’altro non hai una situazione in classifica stabile, può fare solo danni. Invece grazie alla dirigenza che da subito si è dimostrata unita e compatta sono riusciti a trasformare un momento drammatico in positivo.

 

Proprio in quel momento Arteta ha chiesto ai giocatori di fare uno step in più, di prendersi le proprie responsabilità, per lavorare tutti uniti dando assoluta priorità al bene dell’Arsenal. Inutile dire che ci sia riuscito.

Uniti verso la meta

Da quando Aubameyang ha lasciato l’Arsenal, la squadra si è ricompattata in maniera straordinaria ed è riuscita a completare il campionato guadagnandosi un ottimo quarto posto. Naturalmente, in un momento delicato come quello appena trascorso, si può anche accettare quel piazzamento ma bisogna fare di tutto per migliorare.

 

Infatti nel mercato seguente i Gunners mettono a segno una serie di colpi di mercato che gli permettono di diventare così competitivi da giocarsi la vittoria in campionato. Siamo ansiosi di vedere il loro futuro.

 

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  Scritto da Redazione il 21/11/2022
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