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CONFERENZA DI FINE ANNO - Repace e gli impegni per il calcio umbro

Si è tenuta questa mattina presso la sede del CRU la consueta conferenza stampa di fine anno da parte del presidente Luigi Repace.

"Tornare alla normalità è la cosa più bella dopo un periodo decisamente molto difficile. Il governo ha aiutato molto in alcuni casi, ma determinante è stata la volontà delle Società che noi da parte nostra cerchiamo sempre di sostenere. Le difficoltà ci sono sempre ma stiamo comunque andando avanti seppur con meno risorse economiche e questo grazie al sostegno che ci garantiscono alcune aziende. A sostegno delle società ci siamo mossi nei confronti del contenimento delle bollette dell'acqua chiedendo tariffe agevolate alle società di gestione e ai vari comuni con questi ultimi che vogliamo sensibilizzare anche per aiutare le società nella manutenzione straordinaria degli impianti, interventi necessari anche per favorire l'organizzazione di manifestazioni di respiro internazionale.

A questo proposito mi piace sottolineare che organizzeremo di nuovo il 'Torneo della pace' per la Lega Nazionale dilettanti. Tra le altre iniziative inoltre sono particolarmente felice che finalmente torni l'Almanacco del calcio umbro, ma anche del progetto 'Il calcio nelle scuole' che ad oggi coinvolge più di 100 classi. Per la prossima primavera stiamo organizzando un convegno in primavera per sottolineare la valenza sociale di una squadra di calcio, sport che sta recuperando dopo un periodo difficile, mentre dopo le festività partirà un nuovo corso per dirigenti.

Sono anche particolarmente orgoglioso del fatto che la norma del proseguimento delle gare dal momento della loro interruzione, introdotta per la prima volta dal nostro Giudice sportivo, l'avvocato Brusco, sia stata fatta propria anche dalla Lnd per tutto il territorio nazionale, mentre prima era riservata esclusivamente ai tornei professionistici.

 

È ripartita anche attività delle varie rappresentative dove conta e conterà tantissimo il comportamento, ma voglio sottolineare ancora una volta la necessità di dare più forza al doppio tesseramento giocatore-arbitro e da questo punto di vista stiamo sollecitando le società paffinchè lo favoriscano, almeno con un tesserato per ognuna. Dobbiamo assolutamente dare una mano al settore arbitrale che vive un momento difficile, anche a livello nazionale con le dimissioni di trentalange. I numeri purtroppo sono diminuiti tantissimo, stiamo soffrendo, mai tanti colloqui per lamentele con le società.

Sottolineo con grande piacere la crescita del calcio femminile dove si sta facendo un lavoro davvero notevole con Valentina Roscini e del calcio a 5 che vede impegnato Simone Ortensi.

Per quanto riaguarda il progetto della Juniores A1 chiamata a disimpegnarsi nel turno infrasettimanale, l'intento era quello di per far giocare tutti i nostri ragazzi sottoquota che altrimenti erano impegnati con le prime squadre e magari non avevano modo di giocare con continuità; è una sperimentazione e nei prossimi giorni la valuteremo per vedere com è andata.

Ci sono purtroppo anche tante problematiche e tasti dolenti. In primis la recrudescenza della violenza, soprattutto fra i giovani, magari c'è qualcosa che non funziona in qualche società: non è accettabile alzare le mani per risolvere eventuali storture, non sono comportamenti ammissibili, invito tutti ad una profonda riflessione. Forse ancor peggiore è il dirigente  che parla in maniera violenta, è altrettanto inammissibile. In settimana presenterò una denuncia penale nei confronti di chi ha avuto un comportamento del genere, tuteleremo questo movimento  da violenza verbale e fisica in tutte le sedi.

Per quanto concerne le riforme sul vincolo sportivo e sul “lavoratore sportivo”, argomenti di indiscutibile attualità, ci stiamo ovviamente muovendo con fermezza. C'è stato intanto l'intervento del nuovo Ministro Abodi che ha sospeso il decreto non appena insediatos. Indubbiamente qualcosa andrà fatta ma che nella sostanza non cambi la situazione attuale, magari con degli sgravi per quanto concerne l'spetto del 'lavoratore sportivo'. Togliere il vincolo invece metterebbe a repentaglio i settori giovanili a meno che gli stessi non si mettano a chiedere quote astronomiche. Speriamo che chi di dovere rifletta ma io comunque non smetterò di combattere".

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  Scritto da Stefano Bagliani il 22/12/2022
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