RILANCIO OAKTREE - La proprietà Inter ridisegna il futuro neroazzurro
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Oaktree Capital Management ha completato una rivoluzione all'interno dell'Inter, ridisegnando la struttura societaria e puntando su una presenza costante nella sede del club. Da quando il fondo californiano ha rilevato il club da Suning, ha distaccato a Milano quattro dirigenti per gestire quotidianamente le operazioni: Alejandro Cano, Katherine Ralph, Renato Meduri e Carlo Ligori.
La proprietà ha deciso di incidere profondamente nell'area corporate del club, lasciando ampie deleghe a Giuseppe Marotta, nominato anche presidente, per quanto riguarda l'area sportiva. Diversi volti sono cambiati nell'area corporate, con l'uscita di Danovaro, Pedinotti, Sacchi e Antonello, quest'ultimo destinato alla Roma. Sono stati sostituiti da Giorgio Ricci, nominato Chief Revenue Officer, e Massimiliano Catanese, Chief of Staff.
Il progetto principale di Oaktree è la costruzione del nuovo stadio, considerato fondamentale per aumentare i ricavi del club. La proprietà ha dato un impulso decisivo per sbloccare l'impasse con il Comune di Milano e il Milan, tornando a considerare il nuovo San Siro come piano A. L'obiettivo è presentare un'offerta vincolante entro fine marzo per l'area valutata 197 milioni dall'Agenzia delle Entrate.
Oaktree punta a raggiungere la sostenibilità economica nel lungo periodo, con scelte di mercato oculate e un focus sui giovani talenti. La nascita dell'Under 23 è un altro progetto chiave, con l'Inter che lavora per essere pronta a primavera. La proprietà preferisce investire su giovani di prospettiva con stipendi sostenibili, pur non escludendo operazioni su giocatori esperti se vantaggiose.
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