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Tour de France - Oggi la partenza: le chance degli italiani

Oggi scatterà da Lilla, nel Nord della Francia, la nuova edizione del Tour de France. L’Italia si affiderà subito al suo “jolly”, o meglio al suo “Jonny”: Jonathan Milan. Il gigante friulano, alla sua prima esperienza sulle strade francesi, ha l’occasione di interrompere un digiuno che dura da ben 106 tappe e regalare al nostro Paese una maglia gialla che manca dal 2018, quando per due giorni la indossò Giulio Ciccone, oggi suo compagno alla Lidl-Trek.

Un Tour preparato con cura

Milan arriva a questo appuntamento nella forma migliore, forte di una stagione già brillante, e potrà contare su un treno di squadra collaudato e vincente. «Non dico che la stagione sia basata tutta sul Tour, ma quasi», ha ammesso il corridore di Buja, che punta anche alla maglia verde della classifica a punti. Dopo un Giro che ha regalato alla Lidl-Trek sei successi di tappa, l’obiettivo è fare altrettanto bene anche in Francia.

Pippo Ganna a caccia del riscatto

Se Milan rappresenta la speranza azzurra nelle volate, Filippo Ganna sarà l’altro grande protagonista italiano. Il piemontese, primatista dell’ora, torna al Tour dopo l’esperienza di tre anni fa in Danimarca, dove non riuscì a conquistare la maglia gialla nella cronometro inaugurale. Questa volta si accontenterebbe di un successo di tappa, magari nella prova contro il tempo del quinto giorno, dove ritroverà Evenepoel, suo rivale ai recenti Mondiali e alle Olimpiadi.

Una nazionale con ruoli chiari

L’Italia si presenta al Tour con soli undici corridori, in un movimento sempre più in difficoltà, ma con compiti ben definiti. Consonni sarà il principale uomo di fiducia di Milan, mentre Affini, Cattaneo e Moscon lavoreranno rispettivamente per Vingegaard, Evenepoel e Roglic. Più libertà avranno Velasco, Ballerini, Albanese e il veterano Trentin, alla sua ottava partecipazione con tre vittorie all’attivo. Dainese proverà invece a dire la sua negli sprint senza un vero treno a disposizione.

Piccole ambizioni per lasciare un segno

In un Tour sempre più dominato dagli stranieri – e dove la Francia stessa aspetta un successore di Hinault da quarant’anni – l’Italia si accontenta di piccoli traguardi. Magari basterebbe una vittoria di tappa o una giornata in maglia gialla per tornare a sognare e riportare entusiasmo in un ciclismo azzurro che oggi fatica anche a trovare un campione nazionale tra i professionisti.

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  Scritto da Redazione il 05/07/2025
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