Lione e il rischio Ligue 2 - Ecco quanti soldi servono per evitarla

L’Olympique Lione sta vivendo uno dei momenti più drammatici della sua storia recente. La DNCG, l’organo di controllo finanziario del calcio francese, ha infatti decretato la retrocessione del club in Ligue 2 a causa di gravi squilibri nei conti. Una decisione che ha scosso l’intero ambiente, costringendo la dirigenza a correre contro il tempo per evitare il peggio. L’appuntamento decisivo è fissato per il 10 luglio, data dell’udienza d’appello che potrebbe confermare o ribaltare il verdetto.
Servono 200 milioni di euro entro il 10 luglio
Secondo quanto riportato da L’Équipe, per sperare di restare in Ligue 1 il club deve trovare ben 200 milioni di euro in pochissimi giorni: 100 milioni da versare subito nelle casse societarie e altri 100 milioni da garantire come copertura per la prossima stagione. Si tratta di una cifra enorme, che la nuova presidente Michele Kang e il direttore generale Michael Gerlinger stanno cercando di reperire con ogni mezzo, mentre l’ex presidente John Textor ha già presentato ricorso, ricordando che Eagle Football Holdings ha iniettato 83 milioni di liquidità.
Tagli, cessioni e monte ingaggi ridotto: le mosse disperate del club
Nel frattempo, il Lione ha avviato un ambizioso piano di riduzione dei costi, tra licenziamenti e cessioni strategiche. Le partenze, o i trasferimenti imminenti, di giocatori come Lacazette, Tagliafico, Lopes, Caqueret e Cherki hanno permesso di alleggerire il monte stipendi di circa 30 milioni di euro. Tuttavia, per la DNCG queste misure non bastano: l’obiettivo del club è portare la massa salariale a 75 milioni, ma anche in questo scenario non si escludono ulteriori restrizioni in caso di riammissione.
Obblighi di riscatto e fondi poco trasparenti: le altre spine nei conti
A complicare ulteriormente la situazione ci sono 19,5 milioni di euro legati agli obblighi di riscatto per tre giocatori attualmente in prestito, che pesano come un macigno sui conti. Inoltre, le autorità francesi chiedono massima trasparenza sulla gestione delle risorse da parte di Eagle Football, la holding che controlla anche altri club in Europa. Secondo fonti vicine alla vicenda, proprio la distribuzione interna dei fondi sarebbe uno dei nodi più delicati del dossier.
Il tempo stringe: senza un piano credibile sarà addio Ligue 1
Il conto alla rovescia è iniziato e la pressione sulla dirigenza del Lione è altissima. Senza un piano finanziario solido e senza i 200 milioni richiesti entro il 10 luglio, la retrocessione in Ligue 2 diventerà inevitabile. Uno scenario che rischierebbe di mettere ulteriormente in ginocchio un club storico del calcio francese, con ricadute devastanti sul piano sportivo, economico e anche occupazionale.
