Mondiale per club 2025, più che top un... flop

Il nuovo Mondiale per club si è rivelato sicuramente ricco, viste le cifre faraoniche del montepremi, e sorprendente per alcune eliminazioni eccellenti. Tuttavia, definirlo appassionante è un’altra storia. In Italia le partite alle 3 di notte hanno scoraggiato i tifosi, e negli stadi americani si è spesso giocato davanti a spalti semivuoti.
Stati Uniti poco coinvolti, orari e clima fattori penalizzanti
Organizzare il torneo negli USA doveva essere una prova generale per il Mondiale del 2026. Ma giocare a mezzogiorno per assecondare i fusi orari europei o alle 18 con temperature proibitive ha prodotto il risultato opposto. Il tasso medio di riempimento degli stadi non ha superato il 60%, contro il 92% della Serie A e quasi il 98% di Bundesliga e Premier.
Biglietti regalati e stadi comunque vuoti
Per rimediare, la FIFA ha abbassato drasticamente i prezzi dei biglietti, arrivando perfino a regalarli. Come nel caso di Borussia Dortmund-Monterrey, dove si è entrati gratis con il biglietto di un’altra partita. Persino big match come Inter-Fluminense hanno dovuto ricorrere a omaggi, ma i risultati sono stati modesti, complice anche il maltempo.
Europa sempre centrale, ma la passione non si compra
Le sfide tra big come Real-Juventus hanno sfiorato il sold out, regalando ascolti televisivi degni della Champions. Tuttavia, sono rimaste eccezioni. Molti europei hanno percepito il torneo come semplice calcio estivo. Le immagini di squadre stremate e ritmi bassi non hanno contribuito a far crescere l’interesse, né in Europa né in America.
Prossima edizione già nel mirino: errori da non ripetere
Il Mondiale per club tornerà nel 2029, con Qatar e Brasile già in corsa per ospitarlo. Dopo una prima edizione che ha sollevato più dubbi che entusiasmo, sarà fondamentale imparare dagli errori commessi: errare è umano, perseverare sarebbe un clamoroso autogol. Il calcio globale ha bisogno di passione, non solo di fatturati.
