La Triestina affronta una situazione storica e complessa: con 23 punti di penalizzazione accumulati, il club scivola a -10 in classifica. Le sanzioni derivano da inadempienze passate nella gestione societaria, tra stipendi non pagati e tasse non versate. La squadra deve ora lottare contro un handicap enorme per cercare di rimanere nella categoria.
Nuova gestione e prime mosse
Sotto la guida del nuovo presidente, la società ha iniziato a sanare alcune criticità, saldando stipendi e cercando stabilità amministrativa. L’arrivo di un direttore tecnico esperto e la possibile conferma dell’allenatore rappresentano tentativi concreti di invertire la rotta. Tuttavia, la classifica negativa resta un macigno che rende il percorso di salvezza estremamente difficile.
Il passato pesa sul presente
Le penalizzazioni derivano da errori accumulati nel corso di più stagioni: stipendi arretrati, tasse e contributi non versati hanno portato a sanzioni progressive, culminate con il -23 attuale. Nonostante l’attuale dirigenza cerchi di ripartire, il club deve fare i conti con un debito morale e sportivo verso la Serie B, rendendo ogni punto conquistato cruciale per la permanenza.
Sfida epica per la salvezza
Ora la Triestina deve affrontare un calendario complicato con grande determinazione. Ogni partita diventa decisiva e il supporto dei tifosi potrà fare la differenza. La squadra dovrà dimostrare resilienza, concentrazione e coesione, lottando contro il tempo e la matematica, in una stagione che sarà ricordata per la difficoltà estrema e per la possibilità di un’impresa sportiva senza precedenti.






