Da realtà dilettantistica a simbolo di continuità nel calcio romano, il Trastevere Calcio rappresenta oggi un modello di stabilità e ambizione. Nata nel 2012 senza grandi pretese, la società del XIII rione ha costruito, anno dopo anno, una struttura solida che coniuga risultati sportivi e visione manageriale di lungo periodo.
La visione del presidente Betturri
Gran parte del successo dei rionali porta la firma di Pier Luigi Betturri, presidente lungimirante e appassionato. Sotto la sua guida, il club è passato dalla Terza Categoria all’Interregionale, consolidandosi in Serie D. Betturri ha creduto nella crescita graduale e nell’importanza di un’identità forte, capace di rappresentare con orgoglio il quartiere e la città.
Giovani e futuro: la forza del vivaio
Uno dei punti cardine del progetto Trastevere è il settore giovanile, su cui la società ha investito con costanza. Il recente titolo conquistato dall’Under 16, primo nella storia in agonistica, testimonia la qualità del lavoro svolto. “Abbiamo lavorato tanto sulle giovanili – afferma Betturri – e in questi ultimi tempi stiamo raccogliendo i frutti”.
Serie D: un percorso da protagonisti
Undici anni consecutivi nella massima categoria dilettantistica raccontano una storia di continuità e competitività. Il Trastevere ha raggiunto tre secondi posti, due terzi e una vittoria nei play off, risultati che poche società possono vantare. Dopo il nono posto dello scorso anno, la squadra sta disputando una stagione di vertice, al passo con la Scafatese.
Ambizioni da Serie C
Nonostante la recente sconfitta con l’Ischia, la marcia del Trastevere resta convincente. Betturri non nasconde le aspirazioni: “In Serie D abbiamo sempre fatto campionati di vertice e se riuscissimo a vincere ci giocheremmo la Serie C”. Un obiettivo ambizioso, ma alla portata di una realtà che, ormai, non vuole più nascondersi.






