La prima da titolare in Serie B non poteva andare meglio. Filippo Grosso, centrocampista classe 2005 del Frosinone, ha segnato il momentaneo 0-3 nella vittoria per 5-1 sul campo del Mantova. Bravo a leggere l’azione sull’assist di Koutsoupias, il giovane talento ha ribadito in rete da due passi, conquistando subito i riflettori.
Un percorso iniziato alla Juventus
Prima di vestire la maglia giallazzurra, Grosso è cresciuto nel vivaio della Juventus, che conserva il diritto di recompra e una percentuale sulla futura rivendita. Dopo un’ottima stagione con la Primavera 2 del Frosinone (28 presenze, 6 gol e un assist), ha meritato la promozione in prima squadra, contribuendo anche al ritorno dei ciociari in Primavera 1.
Il giudizio di Alvini
Il tecnico Massimiliano Alvini finora lo aveva impiegato con il contagocce: panchina in campionato e un’apparizione in Coppa Italia contro il Cagliari. A Mantova lo ha schierato dal primo minuto, salvo sostituirlo prima dell’ora di gioco. L’allenatore chiede maggiore attenzione in fase difensiva, ma riconosce nel ragazzo margini di crescita importanti.
Un paragone ingombrante
Difficile, se non impossibile, paragonarlo al padre Fabio Grosso, eroe del Mondiale 2006 e oggi allenatore del Sassuolo. Se Fabio era un instancabile pendolino sulla fascia, Filippo predilige la mezzala, con caratteristiche più simili a Davide Frattesi. Con fiducia e continuità, il suo percorso potrebbe trasformarsi in una carriera di livello.
Una famiglia di calcio
Oltre a Fabio, la storia di Filippo affonda radici profonde nel calcio. Il nonno materno è Giorgio Repetto, ex bandiera del Pescara e prodotto del settore giovanile della Sampdoria. Una vera dinastia che oggi trova nuova linfa nella crescita del ragazzo, nato a Pescara ma formatosi calcisticamente tra Torino e Frosinone.
Futuro da scrivere
Nonostante in passato ci fosse stata la suggestione Bayern Monaco, il trasferimento al Frosinone si è rivelato la scelta migliore. Qui Filippo può crescere con meno pressioni e in un ambiente che conosce bene, lo stesso in cui suo padre ha lasciato un segno indelebile. Ora il destino del giovane centrocampista sembra pronto a prendere forma.






