L’Atalanta affronta il Club Brugge con diversi problemi fisici. Hien è ancora fermo per l’adduttore, mentre Scalvini resta ai box dopo la lesione accusata a Parigi. A complicare i piani, anche l’assenza di Zalewski, out per un guaio muscolare. La linea arretrata dovrà quindi affidarsi a soluzioni alternative con spazio per il giovane Ahanor.
Attacco giovane ma in crescita
Il reparto offensivo sarà nuovamente guidato dal tridente classe 2000: Samardzic, Krstovic e Kamaldeen Sulemana, già protagonisti contro Torino e Juventus con cinque reti e due assist complessivi. La scelta è in parte obbligata, ma Juric si fida della freschezza dei suoi giovani, in attesa del pieno recupero dei titolari.
De Ketelaere e Lookman scalpitano
In Champions si rivedrà dal 1’ Charles De Ketelaere, rientrato a pieno regime dopo i problemi muscolari. Diverso il discorso per Ademola Lookman, che ha ripreso ad allenarsi in gruppo da dieci giorni ma non ha ancora i novanta minuti nelle gambe. L’attaccante nigeriano dovrebbe partire dalla panchina, pronto a subentrare nella ripresa.
Rotazioni ridotte sugli esterni
Le difficoltà non riguardano solo difesa e attacco. Sugli esterni, l’assenza prolungata di Bakker e lo stop di Zalewski limitano le scelte a Bellanova, Zappacosta e al giovane Bernasconi, unico mancino a disposizione. Le rotazioni sulle fasce restano quindi ridotte, costringendo Juric a gestire con cautela minutaggi e sostituzioni.
Strategia e modulo confermati
Dopo il ko al Parco dei Principi, Juric ha deciso di tornare al 3-4-2-1, accantonando l’esperimento con due punte e Pasalic dietro. La strategia è chiara: aggredire subito il Club Brugge e poi ripartire in contropiede, arma che finora ha permesso ai nerazzurri di restare imbattuti in campionato nonostante le tante assenze.






