La Fiorentina affonda sempre di più in una crisi senza fine. Dopo l’ennesima sconfitta, questa volta contro il Lecce, la società ha deciso di esonerare Stefano Pioli, affidando temporaneamente la squadra a Daniele Galloppa, tecnico della Primavera. Una scelta obbligata per tamponare una situazione ormai fuori controllo, in attesa del nuovo allenatore.
Pioli, un progetto mai decollato
Nonostante le promesse estive, Pioli non è riuscito a dare un’identità alla squadra. Nessuna vittoria in Serie A e risultati stentati in Conference League hanno reso inevitabile la rottura. Il tecnico ha inoltre scelto di non dimettersi, puntando alla corresponsione dell’intero contratto da 3 milioni netti a stagione, segnale di un addio tutt’altro che sereno.
Galloppa in panchina col Mainz
Nel frattempo, la squadra è in ritiro al Viola Park per ritrovare compattezza. Galloppa, promosso ad interim, guiderà i viola nella trasferta di Conference League contro il Mainz, e con ogni probabilità anche nella successiva sfida di campionato contro il Genoa. L’obiettivo è ricompattare un gruppo apparso smarrito e senza riferimenti chiari.
Caos decisionale e panchina ballerina
La gestione della crisi da parte della dirigenza non convince. La società di Rocco Commisso, che guida il tutto a distanza, dall’America…, sembra incapace di trovare una linea coerente. La ricerca del nuovo tecnico ha assunto i toni di un vero e proprio Calciomercato in diretta, tra ultimissime e trattative live che cambiano scenario di ora in ora.
D’Aversa si allontana, tornano Vanoli e Palladino
Sembrava tutto fatto per Roberto D’Aversa, ma l’accordo verbale è saltato dopo il malumore della piazza. Così si riaprono le piste Paolo Vanoli e soprattutto Raffaele Palladino, che gode del favore dello spogliatoio. Il ritorno del tecnico campano sarebbe un segnale forte, ma anche la conferma di uno spogliatoio ormai dominante nelle scelte.
Una dirigenza in piena confusione
Le continue inversioni di rotta mostrano una Fiorentina senza una guida salda. Ogni ora emergono indiscrezioni e trattative live su possibili sostituti, mentre la squadra appare disorientata. Le ultime decisioni fanno pensare a un club dove le pressioni interne, tra tifosi e calciatori, contano più della visione tecnica della dirigenza.
Chi comanda davvero alla Fiorentina?
Il caso Pioli e la spinta dello spogliatoio verso Palladino aprono un interrogativo pesante: chi comanda davvero a Firenze? Le scelte tecniche sembrano ormai influenzate dai giocatori, mentre la società resta in balia degli eventi. In attesa del nuovo allenatore, resta la sensazione di una Fiorentina in totale confusione, priva di direzione e di leadership.
