Il Verona si prepara alla sfida interna con il Cagliari con la necessità di risolvere il problema del gol. Con solo due reti segnate finora, la squadra resta tra le meno prolifiche d’Europa. Zanetti valuta possibili rotazioni in attacco, alternando i giocatori disponibili, senza modificare il consolidato modulo 3-5-2, per cercare nuove soluzioni offensive.
Giovane e Orban confermati
La coppia titolare Giovane-Orban resta al centro dei piani tattici. I due giocatori hanno mostrato talento e capacità difensive, ma il tecnico considera la possibilità di inserirne altri a gara in corso. L’obiettivo è alleggerire la pressione sui titolari e sfruttare la freschezza di interpreti recuperati dai problemi fisici, pronti a dare nuova linfa all’attacco.
Recupero di Sarr e Mosquera
Sarr e Mosquera, limitati nelle settimane precedenti da problemi fisici, hanno recuperato la piena condizione. Zanetti potrebbe affidarsi a uno di loro dal primo minuto o durante la partita, per aumentare le alternative offensive e sbloccare la rete. La loro presenza diventa cruciale in un calendario serrato che vede il Verona impegnato anche contro Como, Inter e Lecce nei prossimi turni.
Urgenza di sbloccare il gol
Il Verona ha costruito molto, toccando quota 99 tiri verso la porta, ma senza trasformarli in gol. L’ultima rete risale al rigore di Orban con la Juventus, dopo 357 minuti di digiuno. La mancanza di concretezza offensiva pesa sul morale e richiede scelte rapide e precise dal tecnico, che deve trovare combinazioni in grado di sfruttare al meglio le occasioni create.
Strategia e flessibilità tattica
Zanetti dispone di un ampio ventaglio di interpreti da poter impiegare secondo le esigenze della partita. Le novità possono arrivare dal primo minuto o a gara in corso, con l’obiettivo di far respirare i titolari e trovare equilibri migliori. In un momento delicato della stagione, la capacità di adattamento e le rotazioni offensive diventano determinanti per interrompere il digiuno e ottenere punti preziosi.






