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Serie A – Conte studia un Napoli tutto nuovo: le ultimissime

L’infortunio di Anguissa costringe il Napoli a nuove soluzioni: Gilmour o Elmas, Conte valuta come mantenere equilibrio e ambizioni.

Stefano Bagliani
Stefano Bagliani
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Caporedattore di Settecalcio.it
Serie A – Conte studia un Napoli tutto nuovo: le ultimissime

L’assenza di un leader può trasformarsi in una prova di maturità per una squadra, e il Napoli ora vive esattamente questa condizione. La squadra di Antonio Conte perde un pilastro tecnico e mentale come Frank Zambo Anguissa, ritrovandosi a ricostruire equilibri interni in piena emergenza. Una sfida complessa che segnerà le prossime settimane.

Il peso dell’assenza di Anguissa

Anguissa non è solo un centrocampista determinante: rappresenta ritmo, fisicità e personalità. La sua capacità di trasformare fasi di gioco statiche in opportunità era diventata indispensabile. Dopo il recente stop, il Napoli si ritrova senza un vero alter ego già individuato in estate, rendendo necessario trovare una risposta immediata per non rallentare la corsa in classifica.

Gilmour e la soluzione del doppio play

Conte ha già mostrato in passato di valutare il doppio playmaker come alternativa credibile. Billy Gilmour, quando affiancato a Lobotka, ha offerto geometrie pulite e pressione organizzata, dando una nuova identità al centrocampo. Tuttavia, il suo recente problema muscolare crea incertezza sulla disponibilità immediata, aprendo il dibattito interno sulle scelte prossime.

Elmas, fantasia e sacrificio per colmare il vuoto

Con Gilmour in dubbio, Eljif Elmas diventa il candidato principale a guidare il centrocampo. Il macedone, duttile e capace di interpretare più ruoli, porta qualità negli inserimenti e nell’uno contro uno. Meno fisico di Anguissa, ma più creativo, può offrire un’interpretazione diversa del ruolo, rendendo il Napoli più imprevedibile ma anche più esposto.

Il contributo collettivo per restare competitivi

Senza Anguissa, il Napoli non può affidarsi a un singolo sostituto: servirà una risposta collettiva. Conte dovrà bilanciare ritmo, coperture e inserimenti, mentre la squadra dovrà aumentare intensità e attenzione. L’obiettivo è mantenere alta la competitività fino al recupero del camerunese, evitando che questa assenza pesante comprometta le ambizioni stagionali.