La Cremonese si prepara alla sfida di Bologna in un periodo segnato da risultati negativi e condizioni fisiche non ottimali. Il margine sulle rivali si assottiglia e l’obiettivo è ritrovare compattezza contro una delle squadre più in forma. L’appuntamento di domani rappresenta un test significativo per valutare la reazione del gruppo.
Situazione infortuni e recuperi parziali
Pezzella e Grassi sono tornati a disposizione, ma non hanno ancora autonomia per un match intero. Zerbin potrebbe rientrare dopo quattro settimane di stop. Restano invece dubbi sulla presenza di Payero, alle prese con un problema alla spalla rimediato contro la Roma. Un quadro che complica le scelte di Nicola per la mediana.
Centrocampo da ricostruire tra assenze e adattamenti
Il tecnico valuta un assetto in cui Vandeputte agirebbe da regista basso, affiancato da Grassi e Bondo. Sulle fasce, Barbieri a destra e Pezzella a sinistra sembrano le soluzioni più probabili. Nicola potrebbe affidare a Vazquez il ruolo di collegamento tra i reparti, elemento chiave nelle fasi di impostazione e rifinitura.
Attacco confermato e dubbi sulle alternative
Davanti, Bonazzoli e Vardy restano i punti fermi nonostante il momento personale complesso dell’inglese. Rimane invece un’incognita la condizione di Moumbagnà, finora impiegato soltanto per pochi minuti. La Cremonese manterrà con ogni probabilità il 3-5-2, modulo che ha garantito equilibrio nonostante i recenti risultati altalenanti.
Ricordi e identità nel giorno della commemorazione
La vigilia della trasferta è stata segnata dal ricordo di Carla Bonazzoli, storica custode dello Zini, celebrata con una targa alla presenza di molti ex grigiorossi, tra cui Prandelli, Finardi, Montorfano, Garzilli, Cesini, Bencina, Nicoletti, Minini, Simone Guarneri, Gaiardi e Clara Mondonico. Un momento sentito che rafforza il legame della squadra con la propria storia.






