Con una classifica da risalire ma segnali incoraggianti sul campo, l’Atalanta affronta il tema Calciomercato con un approccio prudente. A Zingonia non c’è fretta di intervenire in entrata, mentre l’attenzione è rivolta soprattutto alla gestione di una rosa molto ampia. Le ultimissime parlano infatti di valutazioni mirate solo su eventuali uscite, senza rivoluzioni.
Prestiti osservati speciali e zero pressioni
Tra i giocatori lontani da Bergamo, il rendimento di Palestra a Cagliari non passa inosservato, ma la posizione del club è chiara: nessuna intenzione di cederlo. Le pretendenti osservano, l’Atalanta prende nota. In questa fase sono più i rumors a muoversi che le trattative live, anche perché non esistono necessità economiche immediate.
Difesa ed esterni: abbondanza garantita
Nonostante alcune assenze temporanee, il reparto difensivo resta coperto, con diverse soluzioni a disposizione di Palladino. Sugli esterni la situazione è simile: il recupero di Bellanova e il rientro imminente di Bakker aumentano ulteriormente le opzioni. Numeri che spiegano perché il club non abbia fretta di intervenire o sacrificare pedine importanti.
Centrocampo affollato, un nome in bilico
È in mezzo al campo che l’Atalanta valuta con maggiore attenzione. De Roon, Ederson, Pasalic, Musah e Brescianini si contendono due maglie. Proprio Brescianini è quello con meno spazio e potrebbe partire in prestito, con il Cagliari alla finestra. Per Ederson, invece, l’ipotesi estera sembra rimandata all’estate.
Attacco profondo e mercato congelato
Davanti le alternative non mancano: De Ketelaere, Samardzic, Maldini, Sulemana, Scamacca, Krstovic e Lookman garantiscono qualità e rotazioni. Con una rosa competitiva, l’Atalanta non è costretta a vendere. La sensazione è che a gennaio possa muoversi poco: per migliorare servirebbero solo profili in grado di alzare davvero il livello.






