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Notizie Coppa del Mondo

Nazionale – Se con Gattuso CT manca anche la grinta…

Playoff decisivi: analisi su grinta, convocati e sorprese. Il punto su certezze, esclusi possibili e volti nuovi

Stefano Bagliani
Stefano Bagliani
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Caporedattore di Settecalcio.it
Nazionale – Se con Gattuso CT manca anche la grinta…

L’Italia arriva ai playoff con un problema evidente: non è solo questione di qualità tecnica, ma di energia, carattere e determinazione. Contro Norvegia e Moldova è mancato proprio ciò che dovrebbe essere naturale a una selezione storicamente combattiva. Gattuso era stato scelto per dare questa spinta emotiva e tattica, ma finora la scintilla si è vista solo a tratti, troppo poco per una squadra che si gioca tutto.

Il peso del ko con la Norvegia e l’allarme Mondiale

Il pesante ko con la Norvegia ha sollevato nuovamente il fantasma dell’esclusione dal Mondiale, terza consecutiva. Tra ultimissime e valutazioni interne, Coverciano vive settimane decisive. Il ct sta ridisegnando il gruppo puntando su equilibrio, sacrificio e ritrovata mentalità, mentre il contesto di Calciomercato e trattative live accompagna inevitabilmente il rendimento dei singoli.

I portieri e la sicurezza della retroguardia

Donnarumma e Vicario restano i pilastri della porta, con Bastoni, Calafiori, Buongiorno e Mancini confermati come cardini difensivi. Questo blocco rappresenta la base da cui Gattuso intende ripartire per evitare le amnesie viste nelle ultime partite. Solidità e comunicazione saranno fondamentali, soprattutto nelle sfide a eliminazione diretta.

Esterni affidabili e pronti a incidere

Politano, Dimarco, Cambiaso e Spinazzola garantiscono corsa, qualità e ampiezza, elementi cruciali per il gioco di Gattuso. L’obiettivo è sfruttare meglio la loro capacità di creare profondità e dare supporto alla fase offensiva, uno dei punti deboli mostrati nelle recenti gare. La continuità di rendimento sarà determinante nella scelta finale.

Centrocampo: equilibrio tra muscoli e idee

Locatelli, Cristante, Barella e Tonali formano un reparto solido ma chiamato ad aumentare ritmo e verticalità. Il ct chiede più personalità e varietà nella manovra, perché è proprio da qui che passano gli equilibri della squadra. Il playoff non consente pause, e ogni giocatore dovrà garantire intensità per novanta minuti.

Attacco: conferme e responsabilità crescenti

Retegui, Raspadori, Kean ed Esposito restano i riferimenti offensivi, anche se il peso dei pochi gol realizzati nelle ultime uscite è evidente. Gattuso pretende più cattiveria in area e movimenti più coordinati, consapevole che nelle gare secche servirà un cinismo quasi assoluto per non ripetere errori recenti.

I giocatori in bilico: tutto dipende dal prossimo periodo

Di Lorenzo, Gabbia, Bellanova, Frattesi, Orsolini, Zaccagni e Scamacca sono osservati speciali. Il loro minutaggio e la forma fisica nelle settimane che precedono i playoff saranno decisivi. Il ct valuterà solo chi offrirà garanzie totali, senza spazio per scelte rischiose o per giocatori non al massimo della condizione.

Le possibili novità pronte a inserirsi

Scalvini, Coppola, Udogie, Palestra, Savona, Pellegrini, Ricci, Fazzini, Chiesa, Cancellieri, Cambiaghi, Zaniolo e Koleosho rappresentano le opzioni fresche per dare dinamismo e imprevedibilità. Alcuni potrebbero essere convocati anche all’ultimo momento, se offriranno segnali convincenti. Le prossime settimane saranno cruciali per definire l’elenco definitivo.

L’energia come chiave per evitare un nuovo incubo

In definitiva, oltre ai nomi, ciò che serve davvero a questa Italia è recuperare fame, spirito di sacrificio e compattezza. Gattuso dovrà riuscire a trasmettere quella grinta che è mancata troppo spesso. Con due partite da dentro o fuori, non ci saranno seconde occasioni: servirà una squadra feroce, determinata e mentalmente solida, altrimenti la storia rischia di ripetersi.