Il futuro di San Siro è appeso al voto del Consiglio comunale di Milano, previsto per lunedì pomeriggio alle 16.30. Serviranno 25 voti favorevoli per approvare la delibera di vendita ai club. Al momento, 24 sì sono quasi certi, mentre resta decisivo il voto del consigliere Marco Fumagalli.
Maggioranza ottimista, opposizione incerta
Il sindaco Giuseppe Sala e la maggioranza di centrosinistra si sono schierati compatti a favore della cessione. Più critiche, invece, le opposizioni di centrodestra e alcuni consiglieri del centrosinistra. L’astensione dell’opposizione, tuttavia, potrebbe favorire il via libera alla delibera. Non si escludono modifiche al testo per convincere gli indecisi.
Le opzioni per i club
In caso di approvazione, Inter e Milan avrebbero il via libera per costruire un nuovo impianto nell’area dei parcheggi del Meazza, abbattendo in seguito lo stadio attuale ad eccezione della zona Sud-Est. Il percorso non sarebbe semplice: diversi ricorsi legali sono già annunciati, rischiando di allungare i tempi.
L’alternativa San Donato
Se la delibera non passerà, il Milan tornerebbe a puntare sull’area di San Donato, dove ha già investito 55 milioni di euro. In quel caso, resterebbe aperta anche la possibilità, ancora prematura, che l’Inter si unisca al progetto rossonero. Per ora, però, entrambi i club restano concentrati sulla decisione di Palazzo Marino.
Una seduta già infuocata
La giornata di discussione ha visto protagonisti la vicesindaca Anna Scavuzzo e diversi consiglieri comunali. Tra accuse di tempi insufficienti per valutare la delibera e contestazioni dal pubblico, non sono mancati momenti di tensione. Lunedì si annuncia una seduta lunga, probabilmente fino a tarda notte, per decidere il destino di uno degli stadi più iconici al mondo.






