Spalletti, una nuova sfida sulla panchina bianconera
La Juventus riparte da Luciano Spalletti, chiamato a risollevare una squadra in difficoltà dopo l’esonero di Igor Tudor. Il tecnico toscano, classe 1959, firmerà un contratto fino a giugno con opzione di rinnovo in caso di qualificazione alla prossima Champions League. Una scelta d’esperienza per riportare equilibrio e risultati immediati.
Juventus senza vittorie da oltre un mese
Spalletti eredita un gruppo in crisi, che non vince tra campionato ed Europa dal 13 settembre, quando superò l’Inter. La società bianconera punta sulla sua capacità di rigenerare spogliatoi e dare identità tattica. È una scommessa già vista nella carriera dell’allenatore, abituato a subentrare e cambiare marcia.
I primi subentri: Udinese e Ancona nel 2001
Il primo ingresso a stagione in corso per Spalletti risale al marzo 2001 con l’Udinese, dove sostituì Luigi De Canio. In undici giornate conquistò 9 punti, assicurando la salvezza e il dodicesimo posto. Nello stesso anno, a dicembre, prese in mano l’Ancona in Serie B, portando la squadra all’ottavo posto con un rendimento solido.
La rinascita della Roma nel 2016
Nel gennaio 2016, Spalletti tornò sulla panchina della Roma al posto di Rudi Garcia, rilanciando la squadra con una media punti straordinaria: 46 punti in 19 giornate, frutto di 14 vittorie, 4 pareggi e una sola sconfitta. I giallorossi chiusero al terzo posto, e il tecnico toscano registrò la miglior media punti del campionato.
Un allenatore abituato alle sfide difficili
Ogni volta che è subentrato, Spalletti ha dimostrato di saper cambiare mentalità e rendimento in poco tempo. La Juventus si affida ora alla sua esperienza e alla capacità di costruire gruppi vincenti. L’obiettivo immediato è tornare a vincere e riconquistare la fiducia dell’ambiente, puntando con decisione verso l’Europa.






