Una sconfitta che pesa, quella della Salernitana a Catania (2-0): il ko evidenzia fragilità già note e nuovi segnali di pericolo. Non bastano più entusiasmo e buone intenzioni: la squadra ha mostrato limiti strutturali nel reparto difensivo e un’organizzazione che, quando il livello sale, fatica a reggere.
Difesa al centro delle criticità
Il reparto arretrato dei granata si è rivelato vulnerabile sia nell’impostazione sia nella fase di attenzione. Gli errori sono apparsi tanto individuali quanto collettivi: disimpegni sbagliati, marcature da rivedere e poca chiarezza nel posizionamento. Il risultato è inevitabile: una difesa sotto esame che rischia di compromettere obiettivi e fiducia.
Una rosa ancora da completare
Il cammino della Salernitana si confronta con un dato inquietante: la rosa appare incompleta, senza i rinforzi necessari per competere al vertice. Alcuni reparti restano scoperti, la profondità è ridotta e il mercato non ha ancora colmato gli spazi. In un campionato dove regna l’equilibrio, ogni lacuna è amplificata.
Centrocampo ed attacco: serve concretezza
Anche davanti, le soluzioni non mancano ma risultati e continuità latitano. L’asse mediano fatica a dettare i tempi e i reparti offensivi non riescono a incidere come dovrebbero. Il gap tecnico rispetto ad avversari ben strutturati è emerso a chiare lettere, e la squadra deve trovare al più presto un’identità vincente.
Urgenza di risposte e rilancio
La sconfitta contro il Catania può fungere da sveglia: la Salernitana non ha più tempo per attendere. Serve una reazione immediata, non solo in campo ma anche in sede di calciomercato, per rafforzare la squadra e ambire agli obiettivi prefissati. L’allenatore e la società sono consapevoli: si deve cambiare passo.






