CICONIA, MAMMANCO: "Ripartiamo orgogliosi: siamo tutti del posto!"

Emanuele Lombardini

ORVIETO - Il Ciconia riparte dalla Seconda Categoria, senza rimpianti e gettando via anche qualche sassolino che era rimasto nella scarpa. Il presidente Alberto Mammanco (nella foto) spiega che non ci sono rimpianti:

"Alle volte bisogna anche fare i conti con la realtà: a noi ultimamente la Prima Categoria stava larga, perchè i soldi di una volta non ci sono più e quindi le risorse non consentivano di andare avanti sugli stessi livelli. Nessun dolore, quindi: ripartiamo dal gruppo".

Nessun dolore, ma qualche rammarico per come è finita magari...

"Abbiamo deciso di non fare polemica, dico solo che il giorno dello spareggio col Moiano avevamo avuto un lutto, era morto un dirigente storico, ma nonostante le richieste alla Federazione, siamo stati costretti a giocare lo stesso. Quindi della retrocessione sul campo non me ne sono nemmeno accorto".

Si riparte in che modo, dunque?

"Ripartiamo da Ciconia, dal quartiere. Aggregazione e coinvolgimento di quante più persone possibile del posto, per riprendere slancio. Questo vale per la panchina, che è stata affidata ad Alessandro Calderini, un giovane fresco di patentino che l'anno scorso ha fatto per qualche mese il secondo alla Federico Mosconi, sia per la rosa, che fatta eccezione per Gabriele Croccolino  e per Frizzi è composta in toto da ragazzi del posto, molti dei quali avevano smesso, oppure giocavano negli Amatori, qualcuno in Terza negli anni passati".

Come mai non avete presentato domanda di ripescaggio?

"Fare di nuovo la Prima, in queste condizioni, lottando per salvarci, aveva poco senso. Meglio una Seconda tranquilla, magari togliendoci un po' di soddisfazioni".

Intanto però lavorate ad un altro innesto...

"Federico Croccolino, il gemello di Gabriele, ci sta pensando, dopo che inizialmente aveva deciso di smettere. Vedremo, ci speriamo".

In quale girone vorreste giocare?

"L'anno scorso siamo stati un pò penalizzati a nostro dire, abbiamo giocato il girone del Lago con realtà vicine a noi che invece erano in quello di Terni. Ecco, speriamo che con la Seconda si possano ridurre un po' le distanze delle trasferte"