La carriera di Alberto Paleari è un intreccio di pazienza, impegno e occasioni colte: nato a Giussano nel 1992, è partito dalle giovanili del AC Milan per poi attraversare Serie D, Lega Pro e Serie B prima di approdare al Torino FC. Ora raccoglie gli applausi per le sue parate decisive e per la maturità conquistata sul campo.
I primi passi e le tappe lungo la gavetta
Dopo l’esperienza nel Milan, Paleari ha vissuto una lunga trafila tra Pontisola, Tritium, Virtus Verona, Giana Erminio e Cittadella prima di arrivare stabilmente in Lega Pro e Serie B. Al Benevento ha messo insieme oltre cento presenze e ha guadagnato fiducia, qualità che lo hanno portato alla firma per il Torino nell’estate del 2024.
Il momento della svolta in granata
L’occasione arriva quando il titolare dei pali granata viene infortunato: Paleari entra e cambia marcia. Nella partita contro il Genoa CFC ha compiuto due parate miracolose nei minuti-finale che hanno consentito al Torino la vittoria. Un momento che non solo ha messo in evidenza le sue qualità tecniche, ma anche la forza caratteriale di chi era pronto quando è stato chiamato.
Caratteristiche tecniche e personalità in spogliatoio
Alta statura, riflessi pronti e buon posizionamento sono alcuni dei punti di forza di Paleari. Ma non è solo sul campo: fuori dal rettangolo verde è noto per la sua passione per le criptovalute, e spesso viene citato come consulente tra i compagni. In un contesto dove il portoregista deve essere leader anche mentale, lui sembra aver trovato il ruolo giusto.
Un futuro da protagonista e le sfide che lo attendono
Con la difesa del Toro che gli offre solidità, Paleari ha ora la possibilità di consolidare la titolarità e diventare riferimento. Il tecnico e la società valutano la gerarchia: se continuerà così, la maglia da numero uno sarà sua senza più discussione. Il tema è trasformare una crescita improvvisa in continuità: e il tempo è adesso.






