RABBIA MONTECASTELLO VIBIO: "Referto inaccettabile, qualcuno si scusi"

Dalla società Montecastello Vibio riceviamo e pubblichiamo:

"Alla luce del comunicato appena uscito, riguardante la gara disputatasi nella giornata di domenica 19 novembre, l'associazione sportiva dilettantistica Monte Castello di Vibio, nella persona del presidente Joselito Palombi e del consiglio direttivo dichiara quanto segue:

Con totale disappunto, ci dissociamo da quanto refertato dal Sig. Vagnetti di Perugia in merito alla condotta disciplinare imputataci per episodi che, a dire del sovramenzionato, si sarebbero verificati oltre il tempo ed al di fuori del rettangolo di gioco.

In merito ed in analisi della condotta etica avremmo la necessità di produrre testimonianze, ovviamente super partes, atte a smentire quanto dichiarato dal Sig. Vagnetti, che ad onore del vero, ha avuto un ruolo decisivo per le sorti della partita, con un atteggiamento che in alcuni momenti ha lasciato trapelare premeditazione.

Il Vagnetti ha omesso volontariamente la prima parte del racconto, che lo vedeva protagonista di gesta "violente" (spintonando chi, a dir suo, lo stava minacciando solo verbalmente), e che ha debitamente attribuito ad altri; o forse ad un giudice di gara è tutto concesso per le vesti che indossa???

Il comunicato degli organi disciplinari avrà delle conseguenze tecniche ed economiche pesanti per la scrivente, ma questo è del tutto futile, se d'altro canto veniamo tacciati di violenza...

Celato da poche righe redatte con sufficienza e poca sincerità c'è un esiguo gruppo di persone, impegnate da anni nel sociale che, con ingenti e costanti sacrifici, si sforzano di mantenere alto, seppure nei campi di calcio, il nome di un piccolo paese conosciuto in Italia e nel mondo per la sua storia e le sue bellezze artistiche.

Ci auspichiamo pertanto, coscienti dell'utopia di quanto richiesto che "qualcuno" si scusi, nel rispetto della Nostra comunità. Comunichiamo inoltre che contravvenendo all'etica che da anni guida la Nostra associazione, provvederemo in ogni caso al ricorso e qualora si renda necessario a munirci di tutela legale, per interrompere un tale oltraggio alla moralità."

Nella foto il presidente Joselito Palombi