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CATACCHINI E IL TIFERNO: "Già sento le farfalle nello stomaco!"

Il secondo acquisto ufficiale del Tiferno spiega i motivi della sua scelta di scendere di categoria e lasciare Trestina dove aveva pronta anche la fascia di capitano

CITTA' DI CASTELLO - Fabio Catacchini è il secondo grande colpo, in ordine cronologico, della campagna acquisti del Tiferno 1919, neopromosso in Eccellenza ma seriamente intenzionato a bruciare le tappe.

Una carriera importante quella di Fabio, fatta essenzialmente di serie B, C e D: mai in Eccellenza, questa sarà la prima volta.
"Si è vero - conferma - scendo di categoria e quindi dovrò adattarmi però le novità stimolano e io sono molto contento per questa nuova sfida, questa nuova avventura. Qui al Tiferno ho registrato grande entuaiamso e voglia di fare bene, a partire dal presidente Roberto Bianchi e dal diggì Michele Bianchi che vogliono imporsi, hanno ambizione".

Catacchini e Morvidoni, due acquisti top ed entrambi di Città di Castello.
"Un bel progetto questo e speriamo di riportare il Castello ad buon livello, non sarà semplice, bisognerà lavorare a fondo. Io ho fatto una scelta importante, ho lasciato Trestina dove sono stato benissimo e lascio una dirigenza ed un gruppo di ragazzi con cui sono stato benissimo, però ogni anno cerco la sfida, dove posso essere stimolato maggiormente, devo sentire le farfalle sullo stomaco, ricevere una botta di adrenalina: e qui l'ho sentita!"

A Trestina era pronta anche la fascia da capitano...
"Si è vero - conferma il neo acquisto - e ho ringraziato il presidente Bambini col quale ho avuto un incontro come mia consuetudine, un altro di D sarebbe stato ideale, però questo nuovo progetto mi ha stimolato tantissimo, alla mia età è anche giusto andare dietro alle sensazioni e alle motivazioni, in più ritrovo Giorni con il quale ho giocato e Falcinelli che è stato uno dei miei primi allenatori".

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Progetto ambizioso quello del Tiferno 1919.
"Si, è vero e proprio questo mi ha attratto - sottolinea Catacchini - perchè ho capito che si vogliono fare le cose come si deve, allestire anche un importante settore giovanile, una scuola calcio, un progetto bellissimo anche perchè è sempre più difficile trovare in giro dei giovani validi, e se la società ha in animo di costruirseli è sintomo che vuole crescere".

E' la prima volta che giocherai nella squadra della tua città: emozionato?
"Beh un pochino si - ammette Fabio -, l'emozione c'è sempre, il calcio è bello per questo. Per me è un passo importante per me, è una gran bella novità".

E anche una grande responsabilità: al presidente Bianchi non piace arrivare secondo...
"Sono stato spesso in squadre che giocavano per vincere quindi le responsabilità non mi impauriscono, sono uno stimolo. Noi saremo una squadra quasi del tutto nuova e quindi occorrerà del tempo per amalgamarci, ma l'importante sarà il gruppo, è quello che fa la differenza".

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Fonte: Il Corriere dell'Umbria

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  Scritto da Redazione il 09/06/2019
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