ORVIETO, SAGRA DEL GOL Tomassoni pazzesco: poker e Nuova Gualdo al top

ORVIETANA – NUOVA GUALDO BASTARDO 4-6

ORVIETANA: Perquoti 6, Vergari 5,5 (26’ st Ceccarini ng), Guida 6, Gimelli 6, Pallottino 6, Monesi 6,5, De Francesco 6,5, Tonelli 5,5, Cochi 5,5 (17’ st Carpinelli 6), Bagnato 6, Bartoli 5,5 (10’ st De Michele 6). All. Nardecchia

NUOVA GUALDO BASTARDO: Campana 6, Biagioni 6, Migliardi 6, Brunelli 6,5 (33’ st Raccogli 5,5), Boccali 6,5, Poggiani 6, Gramaccioni 6 (31’ st Choukairi 6), Pugnali 6, Fonterosciani 6,5, Tomassoni 8 (42’ st. Rinalducci ng), Hysenaj 7. All. Buccioli

Arbitro: Tanchi di Terni (Proietti – Brodoni)

Marcatori: Tomassoni 2’, 21’, 28’ pt, 6’ st, De Francesco 10’, 34 ‘ (r) pt, Gimelli 11’ st, Choukairi 40’ st, Hysenaj 47’ st, Carpinelli 48’ st.

Roberto Pace

ORVIETO - Imprevista e sorprendente arriva la prima sconfitta stagionale al Muzi. Di dimensioni eclatanti, quanto a punteggio, moderatamente importante ai fini della classifica, stante i pareggi, contemporanei, di Campitello e Orte. Insuccesso, da digerire e smaltire in tempi brevissimi, perché l’obiettivo finale non è ancora compromesso. Certo, bisognerà riflettere e analizzarne le cause. Sei reti al passivo non rappresentano un evento consueto. Una squadra che mira al gradino più alto del podio non può concedersi certe distrazioni.

Nella Nuova Gualdo Bastardo gioca tal Alessandro Tomassoni il quale, negli scontri incrociati delle ultime due stagioni è arrivato a sfiorare le dieci segnature. E’ giocatore d’indubbio valore, due volte pallone d’oro dell’Umbria e per questo meritevole di attenzioni particolari. Che non sono state tali da parte dei difensori in maglia biancorossa, unitamente a quelle riservate a Hysenaj, anche lui protagonista. Il tecnico della NG, ha destinato un trattamento particolare a Bagnato, mettendo sulle sue tracce Boccali, messo davanti alla difesa, lui che, di regola, è utilizzato quale difensore centrale. Probabilmente, l’Orvietana ha riposto troppa fiducia nei propri mezzi, con testa il ricordo di partite precedenti, iniziate in modo non ottimale e poi riprese alla distanza. Stavolta non è andata alla stessa maniera, con gli ospiti sempre in fuga e i biancorossi costretti a un’affannata rincorsa. Perché la NG Bastardo era sempre lì, pronta a colpire con ripartenze efficaci e grande movimento degli avanti a far mancare punti di riferimento. De Francesco e Monesi, come i soldati giapponesi, sono stati gli ultimi ad arrendersi. Qualche altro, che ha dato, comunque, quello che aveva, ha mollato un po’ prima. Era solo la diciannovesima battaglia. Importante vincere la guerra (sportiva).