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Campionati e Risultati: RISULTATI CLASSIFICHE STATISTICHE COPPE DIRETTA

L'ORVIETANA NON SA PIU' VINCERE L'A.M.C. '98 impone il pari

ORVIETANA – AMC 98: 1–1

ORVIETANA: Perquoti, Frellicca (esp. 48’ st d.a.), Guida (23’ st Ammendola), gimelli, Pallottino, Ceccarini, De Francesco, Tonelli, Cochi (25’ st Mollichella), Bagnato, De Michele (18’ st Carpinelli). All. Nardecchia
AMC 98: Patrizi, Giuliani (13’ st Falasco S.), Scappiti, Pozsonyi, Merendoni, Di Patrizi, Bordoni (41’ st De Crescenzo), Cassetti, La Penna (33’ st Scarano), Testarella, Marinelli. All. Catinelli
Arbitro: Leorsini di Terni (Benedetti – Ruocco)
Marcatori: 16’ De Francesco (r), 30’ Di Patrizi

Roberto Pace

ORVIETO - L’Orvietana non sa più vincere. Quello diagnosticato come attacco influenzale di stagione, culminato col ko di sette giorni addietro, non è smaltito, anzi. E’ ricomparso con l’AMC 98, seppur in forma meno aggressiva ma sufficiente per chiudere con un solo punto le due partite casalinghe sui cui proventi si contava molto per scrollarsi di dosso le dirette concorrenti. E’ successo il contrario e adesso sono tre, i punti di distanza dalla vetta, con spalle i primi, leggeri aneliti delle dirette inseguitrici. Il momento è, indubbiamente difficile e capita proprio nella fase del campionato in cui i giochi si decidono.
Nardecchia, per la prima volta, si è visto costretto a fare i conti con i mugugni del pubblico orvietano, oltremodo esigente e svelto a farsi ipercritico ogni qualvolta le cose non filano per il verso giusto.
Più di qualcosa è stato compromesso, ma si può ancora vincere la guerra.
I passaggi per tornare grandi non sono semplici, ma non impossibili.
Perquoti, il portierino protagonista in tante occasioni del girone d’andata, ha perso un po’ di smalto. Le qualità restano e va aiutato per ritrovarsi al più presto. La rete del pareggio ospite ha avuto, quale innesco, un suo rinvio mal riuscito, seguito dal calcio d’angolo sul quale la sua respinta, corta, ha messo in condizione De Patrizi di siglare la rete del pareggio.
Il terreno di gioco del Muzi è un vero disastro. Si può, giustamente obiettare che il danneggiamento è generale e non per la sola Orvietana. Trascurando, però, che la squadra biancorossa è impostata per giocare la palla in una certa maniera, con scambi corti e veloci, partendo dalle retrovie. Quando la palla viaggia male i primi a essere penalizzati sono gli incaricati di fare il gioco. Bagnato, è uno di questi. Si aggiungano, l’assenza di Monesi, centrocampista insostituibile, e l’ormai consueta guardia, fissa o con raddoppio, cui gli allenatori avversari destinano alla cura del capitano biancorosso. Con l’assetto odierno, due centrocampisti, Tonelli e Ceccarini, tre attaccanti più lo stesso Bagnato a supporto, anche l’incarico, presumibilmente deciso dal tecnico, di prendere parte alla costruzione della manovra offensiva, è parso, davvero esagerato. Il numero dieci non possiede le caratteristiche per un lavoro a stantuffo nella corsia centrale del campo. Ergo, il Bagnato visto oggi, era troppo poco lucido per il passaggio decisivo e più di una volta in ritardo nella fase di contenimento. Forse, non sarebbe male pensare a un ritorno al 4 3 3 d’inizio campionato, con una squadra meglio protetta e un esterno, oltre De Francesco, con polmoni di capacità maggiore.
Perché gli ultimi due arrivati, Carpinelli e De Michele, non appaiono nella condizione di fornire l’apporto che servirebbe. Curri, che invece si era ben inserito, non è ancora disponibile. Cochi, che si era procurato il rigore per il vantaggio e appariva in giornata sì, è stato, poi avvicendato a beneficio di Mollichella, senza benefici evidenti.
Nardecchia, piuttosto abbacchiato, invita a sorreggere la squadra, sempre disponibile al sacrificio, ma con qualche limite che produce flessioni sul piano nervoso.

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  Scritto da Roberto Pace il 31/01/2016
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