FAIR PLAY A TREVI, CAPPELLETTI: "Rigore fuori, era giusto così"
Emanuele Lombardini
TREVI - Il lato bello del calcio è quello che accade in Trevi-Bevagna e prosegue la saga dei bei gesti che riconciliano con lo sport dopo la rete fatta annullare da Enrico Polidori dell'Angelana e il gol restituito dal Parlesca la scorsa settimana.
Ancora una volta, c'è un avversario a terra: è il bevanate Rosi che ha subito un fallo. L'arbitro Andrea Reali però non se ne avvede, o comunque non reputa di dover fischiare lo stop: "Così il nostro difensore Mattioli - dice Silvestro Taccucci, tecnico del Bevagna - prende volontariamente il pallone con le mani in area di rigore".
Conciliabolo, proteste verso l'arbitro che indica il dischetto, i giocatori locali cercano di far cambiare decisione al direttore di gara ma non c'è niente da fare. Anche i giocatori del Trevi si rendono conto che il giocatore era a terra perchè aveva subito un fallo.
A quel punto vanno verso Simone Cappelletti:
"Mi hanno detto di calciare fuori il rigore - spiega - io non sapevo perchè in quanto al momento del gesto del giocatore aspettavo di ricevere il pallone. Però sentivo che tutti mi chiedevano questa cosa e così l'ho tirato fuori".
Le è pesato?
"Un pò si, perchè alla fine per noi magari potevano essere tre punti visto che stavamo anche vincendo. Però se alla fine mi hanno chiesto di fare così vuol dire che il fallo c'era e allora è giusto così".
Silvestro Taccucci, tecnico del Bevagna chiosa:
"A nome della società e mio personale ringrazio il giocatore Cappelletti e il Trevi per il gesto che hanno fatto, che non succede tutti i giorni".