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SETTE RIGORI PARATI Super record di Mirko Santucci: Pozzo lo esalta!

Stefano Bagliani
POZZO DI GUALDO CATTANEO - Un record davvero speciale. Mirko Santucci (nella foto), che ad ottobre taglierà il traguardo delle 42 primavere, domenica ha parato il settimo rigore stagionale sui nove che gli hanno calciato contro. Un autentico settebello di prodezze per il numero uno del Pozzo, club militante nel girone C di Seconda categoria.
"Alla mia età direi che sono soddisfazioni bellissime - sottolinea proprio Mirko - e domenica me ne hanno tirati contro due ma uno ne ho parato: il primo l'ha segnato, il secondo no, li ha tirati tutti e due centrali... "

E la squadra ha pareggiato proprio grazie alla sua ennesima prodezza stagionale!
"Anche quando stavo a Massa Martana li paravo, mi faceva piacere - dice Santucci ma non è ironico -, mi viene naturale. Il top qualche stagione fa, sempre qui a Pozzo: ne ho parati due nella stessa partita, contro la Bacigalupo. Quest'anno invece due al Via Larga Marsciano: uno in Coppa e uno in campionato!"

Cosa prova un portiere quando neutralizza un penalty?
"Una soddisfazione esagerata, un'emozione fantastica, indescrivibile, i compagni ti vengono tutti addosso. Sicuramente meglio che segnare, anche perchè parare un rigore è molto più difficile. E' una cosa psicologica."

Pararigori lo sei di sicuro, li sai anche calciare?
"Direi proprio di no, anche se l'unica volta che l'ho tirato era ad un torneo a Todi, un memorial: tirammo io e Speziali: prima gliel'ho parato, poi ho segnato il mio..."

C'è un portiere che ti ha ispirato o che magari ti ispira ora?
"Ne ho visti tanti - sottolinea Mirko -, però penso che Buffon sia il numero uno assoluto, e lo dimostra giocando ancora in serie A. Ti devi allenare il doppio di quelli di venti anni, ci vuole tanta passione!"

Da sempre sei un signor portiere: qual è la vittoria più pesante della tua carriera?
"La più bella in assoluto quando vincemmo due campionati di fila con il Massa Martana, salendo dalla Prima all'Eccellenza, con Enzo Montecchiani in panchina. Ho vinto il premio de La Nazione, il top 11 di Promozione".

La società dove ti sei trovato meglio?
"A parte Pozzo dove sto benissimo, come stare in famiglia, credo che Campitello meriti la prima posizione, c'era un'organizzazione da serie A, il mister era Alberto Favilla. Ma io sono stato comunque bene dappertutto, una stagione solo con il Gualdo Bastardo, altrimenti due a Todi, 5 anni a Massa, 6 a Campitello, 6 a Pozzo."

Il Pozzo vivacchia a metà classifica: potevate fare di più?
"Abbiamo purtroppo lasciato per strada tanti punti nel corso della stagione. Purtroppo a volte commettiamo errori individuali che non ci fanno fare quel salto di qualità, ma dobbiamo provarci lo stesso, possiamo ancora farcela per i play off!"

Santucci cosa vuoi fare da grande?
"Al momento, oltre che giocare col Pozzo, collaboro con il settore giovanile del Todi e alleno i portieri, fino agli Allievi. Mi piacerebbe allenare, più i ragazzini che i grandi, però ancora un altro anno mi piacerebbe giocare, spero che il presidente Rinalducci sia della stessa idea..."

N.B.: Parte della presente intervista è stata pubblicata sull'edizione odierna de La Nazione

 

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  Scritto da Stefano Bagliani il 15/03/2017
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