Vota il sondaggio

Inserisci la tua email per votare

Puoi votare solo una volta per questo sondaggio e la tua email deve essere valida.
La tua email non sarà resa ne pubblica ne visibile.

Consenso al trattamento dati:

Accetta il trattamento dei dati.

 
×

Accedi al Sito !

Usa le tue credenziali di accesso:
Non ricordi più la password?

Registrati

 Resta connesso

 

oppure

Accedi con Facebook

×
Campionati e Risultati: RISULTATI CLASSIFICHE STATISTICHE COPPE DIRETTA

BROSO SUONA LA CARICA: "Foligno, insieme possiamo vincere tutto!"

Intervista a 360° con il nuovo attaccante del Foligno.

FILIPPO FELIGIONI
FOLIGNO – Antonio Broso, dopo aver girato per tutta Italia inseguendo un sogno approda nella piazza di Foligno per aiutare magari la squadra a raggiungere la promozione in Serie C. Il nuovo attaccante folignate si presenta al suo pubblico con tantissima voglia di rimettersi in gioco e di vincere questa nuova, elettrizzante sfida: dalle sue parole traspare il forte desiderio di riscattare l’ultima stagione non entusiasmante e di tornare a segnare con continuità per far sognare i tifosi e l’intera città. Foligno, ecco il tuo Shevchenko!

Da Vibo Valentia a Parma, poi Crotone, Reggio Emilia, Ravenna, Chieti, Legnago ed ora Foligno. Cosa ti ha spinto a girare tutta l’Italia rincorrendo un pallone?
“Fin da piccolo è sempre stato il mio sogno fare il calciatore. Quando sono entrato nel settore giovanile del Parma ho iniziato a capire che il calcio potesse diventare il mio lavoro. Sono fortunato perché faccio parte della categoria dei calciatori che ha molti privilegi, anche se dobbiamo fare tanti sacrifici e andare in ritiro rimanendo lontani dalla famiglia. Il calcio mi ha permesso anche di girare tutta l’Italia, quindi non lo sento come un vero lavoro: è una passione e un sogno che si è avverato.”

La stagione che si è appena conclusa non è stata esaltante per te. Come mai hai deciso di cambiare aria a metà campionato e di trasferirti dal Clodiense al Legnago Salus?
“Lo scorso anno è stato difficile a livello personale, anche se la squadra ha avuto un’annata molto positiva perché il Campodarsego non si è iscritto al campionato e il Legnago Salus è stato promosso in Serie C. Ho sofferto molto durante la prima parte della stagione e non sono riuscito ad ambientarmi al Clodiense: non ero tranquillo e ho preferito cambiare squadra, anche se sapevo che fare una scelta simile a metà stagione non è semplicissimo. Ho avuto la fortuna di arrivare al Legnago dove ho trovato un gruppo ben rodato e molto affiatato e nel mio piccolo sono stato contento di aver dato il mio contributo alle vittorie della squadra.”

Mentre da dove nasce la volontà di passare al Foligno quest’estate?
“Il Foligno è stata un’opportunità allettante che ho accettato molto volentieri, perché ho conosciuto la piazza e i tifosi quando giocavo in C2 con l’HinterReggio. Mi ha fatto una buonissima impressione perché la squadra ha un buon seguito e la società è molto ben organizzata: spero di poter sfruttare quest’occasione importante per tornare a fare tanti gol come in passato e aiutare i compagni a raggiungere il nostro obiettivo.”

In attacco farai coppia con Gabriele Zerbo, anche lui neoacquisto del Foligno arrivato dalla Fermana. Come credi che sarà l’intesa tra di voi?
“Conosco abbastanza bene Gabriele e credo che formeremo una coppia d’attacco perfetta e molto affiatata: lui è più una seconda punta, molto tecnico, rapido e veloce mentre io ho le caratteristiche del classico centravanti di riferimento e per questo dovremmo completarci alla perfezione. Il reparto offensivo della squadra è composto da giocatori molto forti e penso che tutti insieme riusciremo a dare una grande mano ai nostri compagni, anche grazie al lavoro di raccordo tra attacco e centrocampo di Giulio Sanseverino. Non vedo l’ora di potermi unire ai miei compagni il 17 agosto e iniziare la preparazione estiva.”

Hai una lunga carriera alle spalle e tanta esperienza in varie squadre. Qual è il segreto per integrarsi al meglio in un nuovo gruppo e incidere fin da subito?
“Quando ho vinto il campionato di Serie D ho capito che il vero segreto per fare una grande stagione è la forza del gruppo. Sono arrivato a Ravenna a metà campionato e la squadra non stava andando benissimo perché era fuori dalla zona playoff, che era l’obiettivo minimo stagionale. Ho trovato un gruppo fantastico in cui mi sono integrato benissimo e tuttora sono molto legato ad alcuni dei miei compagni e siamo rimasti amici: a quattro giornate dalla fine eravamo primi in classifica e alla fine abbiamo portato a casa la vittoria. La stagione successiva in Serie C abbiamo chiuso al decimo posto con la stessa rosa dell’anno prima, ma non siamo rientrati tra i playoff perché la Triestina aveva una differenza reti migliore della nostra. Oltre al valore tecnico e tattico della squadra conta tantissimo il valore umano, perché se tutti i giocatori remano dalla stessa parte e vogliono migliorarsi con umiltà e dando il 100% possono raggiungere qualsiasi risultato. La formula per vincere però non esiste: ci vuole impegno, lavoro in settimana, qualità umane e calcistiche e infiniti altri fattori che sono imprevedibili e che si devono allineare alla perfezione.”

Free Image Hosting at FunkyIMG.com

Qual è stata la prima sensazione che hai provato quando sei stato contattato dal Foligno?
“Prima di firmare ho parlato con il direttore e con il mister e devo dire che mi hanno fatto una grandissima impressione sia a livello umano che a livello calcistico. Anche questo mi ha spinto ad accettare l’offerta del Foligno perché ho capito che in società ci sono delle basi solide su cui fondare una squadra che possa fare una grande stagione. Non ho ancora avuto modo di parlare di tattica o di impiego tecnico con il mister, ma abbiamo ancora tanto tempo a disposizione per preparare la stagione, che dovrebbe iniziare il 20 settembre con la Coppa Italia e il 27 per il campionato. I miei compagni hanno iniziato a lavorare il 14 e non vedo l’ora di mettermi a disposizione del mister dal 17 agosto per preparare la nuova stagione.”

La squadra è reduce da una buona annata e la rosa, che ha perduto comunque diversi elementi , è stata ricostruita con gli arrivi di Zerbo, Marianeschi, Nuti e Dondoni. Con le vostre qualità dove potete arrivare?
“Ho percepito tanta voglia di fare bene e di stupire il nostro pubblico: è ancora troppo presto per dire dove possiamo arrivare ma affronteremo la stagione senza porci alcun limite. La società sta costruendo una squadra molto giovane, tanto che pur essendo un ’91 sono tra i più “vecchi” dello spogliatoio. Lo scorso anno la squadra ha fatto un ottimo campionato e per un breve periodo ha lottato per le prime posizioni. Metterò a disposizione della squadra la mia esperienza maturata nel corso della carriera e spero di poter essere decisivo nelle partite che contano. Più passa il tempo e più ho voglia di giocare: la fame di pallone mi sta divorando.”

Puoi vantare all’attivo 50 presenze in Serie C e più di 190 in Serie D. C’è una grande differenza di valori tra i due campionati?
“La differenza principale si nota soprattutto tra le prime della classifica di Serie C e le ultime di Serie D, nella qualità dei titolari e delle riserve. Basti guardare il percorso del Pordenone, che lo scorso anno ha vinto in Serie C e quest’anno è arrivato a giocarsi i playoff validi per un posto in Serie A. Come ho detto, ad essere decisivi sono sempre l’unità e la forza del gruppo. Per esperienza personale posso dire che il singolo ti fa vincere una o due partite, ma non ti porta quasi mai alla vittoria finale del campionato, mentre uno spogliatoio compatto può superare ogni limite e ogni difficoltà.”

A Foligno non vedono l’ora di vederti riprendere le tue vecchie abitudini e segnare tanti gol. Credi che sia la piazza giusta per rilanciarti anche dal punto di vista realizzativo?
“Lo scorso anno ho segnato solo un gol e non è da me segnare così poco. Sono sempre stato abituato a lavorare giorno per giorno senza pormi obiettivi, perché mi hanno insegnato fin da piccolo che il lavoro e l’allenamento ripagano sempre. I numeri dei gol di un attaccante non dipendono dal singolo, ma dalla squadra che lo sostiene e lo rifornisce perché quando una punta segna tanto significa che i compagni stanno facendo di tutto per metterlo in condizione di fare gol. Il merito è sempre della squadra, poi tocca all’attaccante finalizzare l’azione. Al primo anno con la maglia del Legnago Salus ho segnato 17 gol (stagione 2015-2016), mentre quando giocavo a Ravenna ho aiutato la squadra a vincere il campionato di Serie D con 10 gol. Sono convinto che Foligno possa essere la realtà giusta per farmi tornare ai miei standard realizzativi di un tempo.”

Come molti bambini sognavi fin da piccolo di diventare un calciatore. Avevi un giocatore preferito da cui prendevi ispirazione?
“Mi ritengo il classico attaccante d’area di rigore, molto mobile ed eclettico, a cui piace aiutare la squadra a costruire il gioco e che tende a svariare su tutto il fronte d’attacco. Mi piace muovermi molto e scambiarmi con i compagni per non dare punti di riferimento ai difensori: da piccolo stravedevo per Andriy Shevchenko perché ero un tifoso del Milan, mentre ora cerco sempre di osservare con attenzione come si muovono Cavani e Suarez per rubare loro qualche segreto e qualche movimento da riproporre poi in campo.”

Foligno è una piazza calda, pronta a sostenere la squadra fino all’ultimo e ad incitarla per lanciare il cuore oltre l’ostacolo. Nell’aria si respira tanta voglia di calcio: quanto incidono i tifosi nell’economia di una partita?
“Durante la mia carriera ho capito che i tifosi sono fondamentali per i calciatori. Mi ricordo che quando giocavo con la Reggiana abbiamo dovuto affrontare il derby con il Modena al Mapei Stadium, di fronte a 8000 tifosi: era una bolgia infernale per una partita di Serie D… mai vista una roba simile. Speriamo che da settembre potremo sentire da vicino il sostegno dei nostri tifosi, che dovranno aiutarci e spingerci sempre a dare il massimo e a non smettere di sognare.”

Nella foto di copertina (tratta da Calcioachioggia) il neo Falchetto, l'attaccante Antonio Broso

RESTA SU SETTECALCIO

Le trattative di serie D
Le trattative di Eccellenza
Le trattative di Promozione
Le trattative di Prima categoria
Le trattative di Seconda categoria

Print Friendly and PDF
  Scritto da Filippo Feligioni il 16/08/2020
Change privacy settings
Tempo esecuzione pagina: 0,09002 secondi